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A PROPOSITO DI...
rino, le istituzioni provvisorie ga- solo i tre citati stati toscani, ma
ribaldine decretavano in data 8 ot- anche l’Emilia-Romagna che ap-
tobre che in ogni capoluogo di parteneva al pontefice, il governo
provincia e di circondario venisse sabaudo designò per quelle aree
costituita una commissione com- dei Commissari Regi, mentre il Co-
posta di tre “specchiati cittadini” mando Generale del Corpo dei
con il compito di promuovere l’ar- Carabinieri Reali provvedeva ad
ruolamento volontario di giovani inviarvi un ufficiale superiore allo
“onesti ed istruiti” nel Corpo dei Ca- scopo di assicurare la tutela dell’or-
rabinieri Reali di Sicilia. Alla luce dine e della pubblica sicurezza e
della conclamata commistione in l’organizzazione dei comandi
quel territorio fra politica locale, dell’Arma. Nelle Romagne non
notabili e criminalità, vi è da du- tutti gli appartenenti alla Gendar-
bitare sulla bontà della selezione meria e ai Dragoni del Papa ripie-
operata. Prese infatti corpo una garono verso i territori rimasti
forza di polizia assolutamente di- fedeli allo Stato Pontificio, in
CARABINIERE
somogenea, parte con recluta- GENOVESE quanto – come era accaduto ai di-
mento locale e parte costituita da sciolti carabinieri pontifici – vi era
effettivi inviati da Torino, per cui nel dicembre 1860 fu chi nutriva simpatie per il processo di unificazione na-
proposto di destinare al comando della stessa un uffi- zionale. Particolarmente esiguo fu il numero dei gen-
ciale generale dell’Arma che, “(...) prendendo il comando darmi che prestavano servizio in Bologna a seguire le
dei due Corpi potrebbe fonderli, sottoporli a eguale disci- truppe pontificie.
plina (...) e correggere le anormalità delle condizioni at- Il 13 giugno una disposizione della Giunta Provvisoria
tuali (...)”. Notevole la capacità di mascherare con di Governo decretò lo scioglimento della Gendarmeria
forbite espressioni quel mezzo disastro che doveva es- e la sua riorganizzazione sotto il nome di Veliti, incor-
sersi delineato. La proposta fu accolta e in Sicilia venne porandovi i dragoni pontifici e i gendarmi disposti ad
destinato il Maggiore Generale Giovanni Serpi. aderire al nuovo ordine. Disposizioni del 28 giugno, del
Il 6 marzo 1861, con l’istituzione della Legione Cara- 1° e del 4 luglio 1859 diedero il primo assetto organico
binieri di Palermo, il Corpo fu assorbito nei Carabinieri e amministrativo ai Veliti, fissandone l’organico in 500
Reali. uomini e assicurando paghe e vantaggi di carriera a so-
miglianza di quelli di cui fruivano i Carabinieri Reali
CARABINIERI DELLE ROMAGNE
piemontesi. L’uniforme dell’ex Gendarmeria pontificia
La dissoluzione parziale dello Stato Pontificio e quella era simile a quella dei Carabinieri Reali, e venne stabi-
totale del Granducato di Toscana e dei Ducati di Mo- lito di applicare ai pantaloni la banda rossa per aumen-
dena e Parma, conseguente all’andamento positivo per tarne la somiglianza. Il Corpo dei Veliti a questo punto
il Regno di Sardegna della 2^ Guerra d’Indipendenza, prese il nome di Carabinieri delle Romagne, denomina-
furono caratterizzate da disordini in Emilia e Toscana zione peraltro provvisoria. Il 30 agosto l’organico fu por-
nella primavera dei 1859, provocati da coloro che desi- tato a 1000 uomini e poco dopo si procedette al suo
deravano che avesse luogo il processo di unificazione assorbimento nel Corpo dei Carabinieri Reali.
nazionale. Profilandosi la possibilità di annettere non Carmelo Burgio
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV 91