Page 87 - Notiziario 2019-2
P. 87

A PROPOSITO DI...






                                                CARABINIERE
                                                GENOVESE



            di una vera montura, grigia con fi-                                        ticolarmente esposta, 5 morti e 10
            lettature e alamari al petto nero/blu,                                     feriti, che per l’entità dello scontro
            vera isola di formalità in una truppa                                      non furono pochi, visto che i gari-
            che  neanche  nella  camicia  rossa                                        baldini caduti furono in tutto 32 e
            aveva  una  sua  uniformità.  Dove-                                        considerando la forza del reparto
            vano  essere  circa  200  nel  1859                                        (nulla viene detto circa le perdite
            quando furono aggregati ai Caccia-                                         che inflissero al nemico).
            tori delle Alpi, II battaglione di Nino                                    Giuseppe Cesare Abba, nella sua
            Bixio, 3° reggimento di Nicola Ar-                                         Storia dei Mille, descrisse i Carabi-
            doino. Il primo destinato a diven-                                         nieri genovesi come “quasi tutti di
            tare il luogotenente fidatissimo e                                         Genova, o in Genova vissuti a lungo,
            durissimo dell’Eroe dei Due Mondi,                                         mazziniani ardenti, armati di cara-
            il secondo ad entrare in fatale colli-                                     bine loro proprie, esercitati nel tiro a
            sione con Garibaldi ed essere ac-                                          segno da otto o nove anni i più, gente
            cantonato. Fecero con onore la loro                                        che s’era già fatta ammirare nel 1859,
            parte a Malnate ottenendo la cita-                                         ben provveduta, colta, elegante”.
            zione  all’Ordine  del  Giorno,  San                                       Nelle Noterelle di uno dei Mille, tra-
            Fermo ove misero in fuga gli Au-                                           lasciando imbarazzanti riferimenti
            striaci, Varese, Como e allo Stelvio, fino all’inaspettato  alle loro idee politiche, scrisse che “Tutti i Genovesi che
            armistizio di Villafranca.                              hanno carabina, forse quaranta, formano un corpo di carabi-
            Circa 40 di essi partirono da Quarto coi Mille, il 5 mag-  nieri”, non vi è accordo comunque tra le fonti sull’esatto
            gio del 1860, al comando del Mosto, e inseriti nella 7^  numero dei carabinieri genovesi a Marsala e Calatafimi.
            compagnia di Benedetto Cairoli sbarcarono a Marsala.    Il numero varia da 32 a 43: però il primo dato esclude i
            Il primo era un mazziniano, genovese, partecipò anche   quadri della compagnia (1 capitano, 1 tenente, 2 sergenti,
            alla campagna del 1866, venne ferito nel 1867 a Men-    1 furiere, 2 o 3 caporali). Un «Elenco dei Mille sbarcati con
            tana e morì per i postumi del trauma nel 1880; il se-   Garibaldi a Marsala» comprende 40 nomi di Carabinieri
            condo era fratello dei due protagonisti della sfortunata  genovesi, alcuni dei quali non rintracciabili nella lista pub-
            azione a Villa Glori nel 1867, in occasione del tentativo  blicata dalla Gazzetta Ufficiale del 12 novembre 1878.
            garibaldino abortito a Mentana, immortalati nella sta-  Dai nomi si desume che in maggioranza fossero nati a
            tua sul Pincio.                                         Genova e dintorni, ma vi erano anche lombardi, piemon-
            Durante il movimento da Marsala a Salemi, e da lì a Ca-  tesi e di altre regioni, poiché l’iscrizione alla società era
            latafimi, furono posti in avanguardia. In quest’ultima lo-  subordinata più al possesso di una carabina e probabil-
            calità,  ove  ebbe  luogo  il  primo  scontro  –  chiamarla  mente alla capacità di saperla usare, che alla provenienza.
            “battaglia” per l’esiguità delle forze impegnate e delle per-  È curioso notare che il loro comandante del 1860, An-
            dite appare esagerato – della campagna, erano schierati  tonio Mosto, e il suo luogotenente, Francesco Bartolo-
            in ordine sparso in prima fila, costituendo una sottile linea  meo  Savi,  non  avessero  potuto  prendere  parte  alla
            grigia, diremmo oggi ripensando agli scozzesi di Bala-  campagna del 1859, passata alla storia come 2^ Guerra
            clava, a protezione dello schieramento del grosso garibal-  d’Indipendenza. Il primo in quanto condannato a morte
            dino, grazie al “braccio” maggiore garantito loro dalle  “in contumacia” per la partecipazione ai moti del 1857,
            armi in dotazione. Subirono, data la loro posizione par-  amnistiato soltanto con decreto del 13 giugno 1859 che



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV  87
   82   83   84   85   86   87   88   89   90   91   92