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A PROPOSITO DI...
CARABINIERI
genovesi
di CARMELO BURGIO
l termine Carabinieri ricomparve (vedi Notiziario zione ai Carabinieri svizzeri, élite di un sistema militare
Storico N. 1 Anno IV, pag. 84), stavolta nei re- ammirato dai liberali di allora, per i quali rappresentava
I parti volontari che combatterono con Garibaldi, il tipo ideale di esercito di un paese libero, ove il citta-
i famosi Carabinieri Genovesi. Questi, al contrario dei dino-soldato era conscio di diritti e doveri.
Carabinieri Reali fedelissimi a Casa Savoia, si carat- I soci si esercitavano; ogni domenica e ogni mese coloro
terizzavano per analoga affidabilità operativa, ma che avevano ottenuto migliori risultati venivano premiati
orientamenti politici che li rendevano quantomeno so- con doni di vario genere, tra cui ritratti di Mazzini e Ga-
spetti per le istituzioni del Regno Sardo e d’Italia, che ribaldi, il primo sicuramente sgradito a Casa Savoia. Il
li impiegò quando ne ebbe la necessità, con gran prag- poligono di tiro si trovava accanto all’antico Lazzaretto
matismo, ma qualche preoccupazione. di Genova, all’estuario del torrente Bisagno. Nel 1870
La denominazione scaturiva dalle carabine di ottima fat- venne inaugurata nel Lazzaretto della Foce una lapide in
tura di cui si erano dotati a spese proprie questi volontari onore dei soci caduti nelle campagne del 1859 (1), del
appartenenti a una società di tiro a segno fondata nel ca- 1860 (16), del 1866 (2) e del 1867 (7). Nel 1890, essendo
poluogo ligure il 30 marzo 1851. Sul nome non c’è ac- stato il Lazzaretto demolito a seguito dell’espansione ur-
cordo: per alcuni Società del Tiro a Segno, per altri Società banistica della città, la lapide fu trasferita nel cortile di
Privata di Tiro a Segno Nazionale, una lapide del 1870 Palazzo Tursi, sede del municipio di Genova.
cita la Società del Tiro a Bersaglio. Alcune fonti affermano La carabina svizzera mod. 1851, comunemente cono-
che mutò denominazione in Società dei Carabinieri Ge- sciuta come Cantonale, aveva canna pesante a sezione ot-
novesi, ma probabilmente negli anni successivi al 1871. tagonale che garantiva notevole rigidità in grado di
In una forza che faceva della baionetta l’arma risolutiva, evitare vibrazioni che influissero sulla precisione del tiro.
anche perché giocoforza costretta dalla scarsa qualità del Era un oggetto di classe, ben costruita, elegante nella
materiale d’armamento disponibile o ottenibile dagli ar- linea, robusta nella struttura e dalle prestazioni eccellenti,
senali sabaudi, il reparto era sicuramente truppa d’élite. anche se era lenta da caricare e richiedeva tiratori allenati
La scelta si orientò in prevalenza verso quelle in dota- e poco emotivi. Nata per i cacciatori dell’esercito svizzero,
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