Page 20 - Notiziario 2019-2
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PAGINE DI STORIA













































                     TESSERA DI RICONOSCIMENTO RILASCIATA DAL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE  AL COMANDANTE MARCELLO


                       RITORNO IN VALTELLINA
            Per coordinare l’azione dei gruppi partigiani presenti  di transito e i motivi per i quali la valle dell’Adda do-
            fra Tirano e Bormio e della brigata Sondrio, operante   vesse suscitare particolare interesse. Innanzitutto per-
            in Media Valle, nell’agosto fu costituita la 1^ Divisione  ché  pilone  d’angolo  dello  schieramento  tedesco,
            Alpina Valtellina Giustizia e Libertà. Legata al Partito  aggredibile attraverso i passi alpini. Inoltre i Tedeschi
            d’Azione, si affiancò a due divisioni già costituite: la  in ritirata sarebbero necessariamente passati da Son-
            Garibaldi operante in bassa valle e la Tito Speri delle  drio,  ove  avrebbero  potuto  danneggiare  le  centrali
            Fiamme Verdi, in Valcamonica e nella zona del Morti-    idroelettriche.
            rolo, di orientamento comunista la prima, autonoma e    Intendeva quindi far precedere l’azione militare da un
            su base militare, la seconda.                           programma che ne esplicitasse i principi d’azione, al
            La divisione, comandata dal Capitano del Regio Eser-    contrario del movimento garibaldino, in cui la lotta ar-
            cito Giuseppe Motta, comprendeva molti militari e       mata aveva una connotazione prevalente.
            riuniva prevalentemente elementi locali. Doveva ope-    La 1^ Divisione si proponeva di costituire formazioni,
            rare nel territorio con i valichi dello Stelvio, del Gavia  senza distinzioni di partito, per impedire che i nazi-
            e dell’Aprica e imponenti impianti idroelettrici, fra Ti-  fascisti potessero utilizzare la Valtellina per sistemarsi,
            rano, Grosio, Sondalo e Bormio con le sue tre valli,    transitare, o commettere distruzioni e saccheggi. Il fine
            Valdisotto, Valfurva e Valdidentro.                     era la difesa della popolazione, evitando che nella fase
            Motta applicò l’impostazione geostrategica dei co-      di trapasso dei poteri il territorio piombasse nel caos.
            mandi militari: in un documento del novembre 1944       Per salvaguardare l’economia della valle, privilegiava
            sottolineava l’importanza della Valtellina come zona    un atteggiamento difensivo e non consentiva l’espan-



            20 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV
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