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PAGINE DI STORIA
TESSERA DI RICONOSCIMENTO RILASCIATA DAL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE AL COMANDANTE MARCELLO
RITORNO IN VALTELLINA
Per coordinare l’azione dei gruppi partigiani presenti di transito e i motivi per i quali la valle dell’Adda do-
fra Tirano e Bormio e della brigata Sondrio, operante vesse suscitare particolare interesse. Innanzitutto per-
in Media Valle, nell’agosto fu costituita la 1^ Divisione ché pilone d’angolo dello schieramento tedesco,
Alpina Valtellina Giustizia e Libertà. Legata al Partito aggredibile attraverso i passi alpini. Inoltre i Tedeschi
d’Azione, si affiancò a due divisioni già costituite: la in ritirata sarebbero necessariamente passati da Son-
Garibaldi operante in bassa valle e la Tito Speri delle drio, ove avrebbero potuto danneggiare le centrali
Fiamme Verdi, in Valcamonica e nella zona del Morti- idroelettriche.
rolo, di orientamento comunista la prima, autonoma e Intendeva quindi far precedere l’azione militare da un
su base militare, la seconda. programma che ne esplicitasse i principi d’azione, al
La divisione, comandata dal Capitano del Regio Eser- contrario del movimento garibaldino, in cui la lotta ar-
cito Giuseppe Motta, comprendeva molti militari e mata aveva una connotazione prevalente.
riuniva prevalentemente elementi locali. Doveva ope- La 1^ Divisione si proponeva di costituire formazioni,
rare nel territorio con i valichi dello Stelvio, del Gavia senza distinzioni di partito, per impedire che i nazi-
e dell’Aprica e imponenti impianti idroelettrici, fra Ti- fascisti potessero utilizzare la Valtellina per sistemarsi,
rano, Grosio, Sondalo e Bormio con le sue tre valli, transitare, o commettere distruzioni e saccheggi. Il fine
Valdisotto, Valfurva e Valdidentro. era la difesa della popolazione, evitando che nella fase
Motta applicò l’impostazione geostrategica dei co- di trapasso dei poteri il territorio piombasse nel caos.
mandi militari: in un documento del novembre 1944 Per salvaguardare l’economia della valle, privilegiava
sottolineava l’importanza della Valtellina come zona un atteggiamento difensivo e non consentiva l’espan-
20 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV