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PAGINE DI STORIA
L’8 settembre 1943,
al momento
SONDRIO, SVIZZERA E CAMPIONE D’ITALIA
La caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, colse a Son- dell’occupazione
drio l’Alessi, promosso tenente colonnello il 12 agosto.
La mattina del 9 settembre, in provincia di Sondrio, un
manifesto redatto da antifascisti locali invitava ad “af- tedesca, Alessi
frontare qualsiasi rischio e qualsiasi situazione”, per ope-
rare contro fascisti e tedeschi. partecipò
Il progetto degli estensori della Valtellina prevedeva di
organizzarsi agli ordini dei comandi militari e dell’am- all’elaborazione
ministrazione civile e costituire una rete di rapporti con
altre forze antifasciste, alla base del futuro nuovo ordi-
namento del Paese, da individuare. di un piano volto
L’Alessi, contattato, rifiutò di porsi alla guida del
gruppo, sottolineando come, da militare, avrebbe do- ad impedire la
vuto obbedire alle disposizioni del più anziano coman-
dante del Distretto Militare, che preferì non adottare
iniziative. distruzione, da
Clandestinamente, comunque, egli partecipò all’elabo-
razione di un piano volto ad impedire la distruzione, parte dei nazisti,
da parte dei Tedeschi, delle infrastrutture strategiche,
in particolare di quelle destinate alla produzione di
energia idroelettrica. Organizzò alcuni soldati per il delle infrastrutture
controllo delle centrali e dei servizi di pubblica utilità
e nelle settimane successive aveva fatto occultare parte strategiche. Fece
delle armi della propria caserma, agevolando la fuga di
ebrei, sbandati e renitenti verso la Svizzera.
Continuò a garantire l’ordine pubblico, nel quadro di occultare poi parte
una strategia volta ad impedire scontri e vendette, ma
convocato a Milano, in novembre, per prestare giura- delle armi della propria
mento alla Repubblica Sociale, oppose un secco rifiuto:
“Non posso impegnare il mio onore di soldato a servire se- caserma e agevolò
condo lo spirito di leggi che non conosco perché non formu-
late, né posso impegnare la mia parola d’onore,
solennemente legata al mio giuramento d’ufficiale, poiché la fuga di ebrei,
tale parola d’onore non potrà essermi restituita se non da
legittima Assemblea Nazionale. Sono sinora rimasto al mio sbandati e renitenti
posto per non lasciare la popolazione senza guida e desidero
espressamente dichiarare che mi sento in grado di conti-
nuare ad eseguire ed a far eseguire il servizio necessario alla verso la Svizzera
sicurezza ed alla tutela delle popolazioni.”
18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV