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PAGINE DI STORIA
MOTIVAZIONE DELLA MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
AL TENENTE COLONNELLO EDOARDO ALESSI
“Subito dopo l’armistizio incoraggiò ed organizzò la resistenza patriottica della
Valtellina. Chiamato in riunione ufciale delle Autorità della R.S.I. a formulare
diverso e contrario giuramento, con franco ed esemplare ardire e con belle e nobili
parole, si rifutò di mancare alla fede giurata. Strettamente sorvegliato ed in
procinto di venire deportato riuscì a riparare in Svizzera, sempre mantenendo
contatti con l'organizzazione da lui creata. Rientrato in Italia con retto apprez-
zamento del dovere assunse il comando delle formazioni partigiane della Val-
tellina, animandole d’alto spirito, potenziandole militarmente, conducendole
ad ardite azioni e dando sempre, nel pericolo, sicuro esempio di coraggio e di de-
cisione. Dirittura, capacità, abnegazione e valore procurarono al suo nome larga
e duratura fama in tutta la valle. Nell’esercizio della sua azione, di comando,
accompagnato da un solo dipendente, fu aggredito da un forte reparto. Accettata
animosamente l’impari lotta, cadde all’alba della liberazione, fronte al nemico
e nel nome dell’Italia. (Colombera di Sondrio 26 Aprile 1945).”
Per evitare ogni connotazione politica, chiese fosse eli- nella notte tra 25 e 26 aprile, a Gualzi di S. Anna, vi-
minata la sigla Giustizia e Libertà dal nome della Di- cino a Sondrio, fu sorpreso da circa 200 militi della
visione: si doveva lottare solo per l’Italia. Tutte le XLI Brigata Nera Manganiello e della Guardia Nazio-
formazioni aderirono, almeno ufficialmente. nale Repubblicana. I due ufficiali reagirono, Cometti
Informò per iscritto il Comando Generale dell’Arma morì sul colpo e Alessi, ferito gravemente, fu finito a
di quanto fatto e del programma e assunse il nome di pugnalate. Era da febbraio che, appreso del rimpatrio,
battaglia Marcello, e iniziò a riorganizzare l’unità, pro- i fascisti lo ricercavano, convinti che stesse predispo-
vata dal terribile inverno appena trascorso, prendendo nendo le istruttorie per i processi che la Resistenza
contatto con le Fiamme Verdi e le missioni alleate. Du- avrebbe avuto in programma di celebrare nei loro con-
rante la notte compiva lunghi trasferimenti, il giorno fronti. Il 26 luglio 1946 la Corte d’Assise di Sondrio
si fermava, con il conseguente altissimo rischio, nei condannò tale Mario Vignale a 30 anni, di cui 10 con-
paesi di fondo valle per contattare quegli elementi che donati, per averlo ucciso. Al funerale partecipò una
assicuravano i rifornimenti. moltitudine di persone e il governo USA inviò una
Il 13 aprile fu nominato dal Corpo Volontari della Li- corona. Gli furono intitolate alcune sezioni dell’Asso-
bertà (il coordinamento militare del Comitato di Li- ciazione Nazionale Carabineri fra le quali quella di
berazione Nazionale) comandante unico delle forze Campione d’Italia. A Sondrio il Comando Provinciale
della Valtellina e iniziò a stringere più efficaci rapporti Carabinieri, una via e un sentiero alpino recano il suo
con le altre formazioni. Mentre si recava a Castione nome. Ad Aosta gli è dedicata una strada e compare
col fedele collaboratore, il Tenente Adriano Cometti, una targa sulla facciata della casa natale.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV 23