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A PROPOSITO DI...
PIASTRA PER SHAKOT PER LE
COMPAGNIE GRANATIERI
E CARABINIERI (1817)
Il colore reggimentale era nero con nero, profilato di ottone. Ai lati del
bordo rosso per Savoia e rosso per fusto due maschere a forma di muso
Piemonte Reale, presente al col- di leone, con gancio al quale era
letto e ai paramani. La fodera ai fissato il sottogola a catenella di
risvolti delle falde – ornate forse ottone a maglia tonda. La vi-
di granate bleu riprendendo la tra- siera era in cuoio nero e lungo
dizione francese – e le filettature l’attaccatura vi era un cordon-
erano rosse. I bottoni erano di cino giallo. Frontalmente vi era
rame, come le spalline metalliche una coccarda di lana turchina
con frangia di cotone bianco (per con orlo giallo, fermata da gansa
i sottufficiali, di filato d’oro). di gallone giallo, con un bottone
La tenuta da fatica prevedeva so- in punta.
vrapantaloni bigi con banda bleu e Piemonte Reale si caratterizzava per
chiusura laterale con bottoni d’osso l’ampio mantello con pellegrina ab-
bianchi, per poter essere indossati bottonabile sul davanti, bianco,
agevolmente senza dover togliere gli mentre Savoia, divenuto cavalleria
stivali. D’estate, se appiedati, si usava leggera, lo aveva grigio.
un pantalone bianco in tela. Da notare Gli ufficiali annodavano alla vita la
la distinzione fra calzone, capo attillato sciarpa, in oro con picchiettature e
che andava infilato in uose, gambali o sti- screziature azzurre. Maggiore era la per-
vali, e pantalone, più ampio, che copriva sti- centuale di filato d’oro, più alto era il grado,
valetti e ghette basse, anche se poteva essere tradizione mutuata dall’uniforme austriaca.
infilato negli stivali. Nel 1815, con la riorganizzazione della fanteria, furono
Nell’estate 1820 Piemonte Reale ricevette un elmo con create le compagnie carabinieri nei reggimenti e nei bat-
cresta e criniera (progenitore di quello della cavalleria taglioni cacciatori di Savoia, Robert poi Italiani, Piemon-
e
sabauda e dei nostri corazzieri); ai Cavalleggeri di Savoia tesi (ex 31 légère francese), della Regina. Analogo
fu distribuito uno shako rosso. provvedimento interessò la Legione Reale Leggera, pro-
L’elmo era di metallo giallo lucido con parte inferiore genitrice della Guardia di Finanza, che oltre a svolgere
ricoperta di pelliccia nera, profilata di metallo giallo. Il compiti di presidio dei confini e contrasto al contrab-
cimiero era in ottone, spiovente, la visiera di cuoio era bando, costituiva in guerra una parte della fanteria leg-
in parte ricoperta dalla pelliccia, i soggoli erano di sca- gera. Ogni reggimento era suddiviso in battaglioni
glie di ottone su strisce di cuoio. Sul davanti era appli- formati da una compagnia di carabinieri e 6 di cacciatori.
cato un fregio di ottone: un’aquila ad ali spiegate cinta La fanteria indossava giubba di panno turchino scuro,
da alloro, quercia e stendardi e caricata in cuore da uno chiusa da 9 bottoni piatti di metallo, con falde più corte
scudo ovale di Savoia moderna. Con la gran tenuta alla di quelle della linea, tagliate sul davanti ad arco per co-
punta del cimiero si fissava il ceffo, testa di leone in ot- prire i fianchi, con un risvolto per parte, cucito e ornato
tone con criniera nera. A sinistra, sopra il rosone, era da corno da caccia blu, sostituito nei carabinieri da una
collocato un piumetto turchino. granata.
Lo shako, tronco conico svasato verso l’alto e con visiera, Le spalline di stoffa, che proteggevano la giacca dallo
aveva fusto scarlatto, con coprinuca ripiegabile di cuoio sfregamento delle cinghie dello zaino e tenevano in sito
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV 91