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PAGINE DI STORIA
pregò di far presente a S. E. il Prefetto la situazione, fron-
teggiabile solo occupando subito, in forze, le cime dello
Scorluzzo e del Cristallo, e proponendogli di tornare nel
pomeriggio su di un altro cocuzzolo, per poter meglio
osservare il terreno.
Il 22 il Pedranzini ricevette la visita del Regio Ispettore
delle Foreste, ing. Cetti, seguito da 10 Guardie Forestali.
Questi fece anch’esso una ricognizione del passo, unita-
mente al Ricevitore doganale di Stelvio, tale Rossoni, ri-
manendo contrariato per il fatto che i battaglioni di G.N.
Mobile fossero mobilitati solo dal 25, e che il Prefetto
non avesse dato seguito alla promessa di difendere il
passo con la G.N. degli altri centri della valle, lasciando
l’onere al reparto di Bormio. Il Cetti ebbe anche la pos-
sibilità di parlare con alcuni ufficiali della polizia di con-
fine svizzera, giunti sul luogo per riconoscere la linea di
confine e riferire che il loro paese avrebbe osservato la
più stretta neutralità. Successivamente, lasciati i propri
uomini agli ordini del Pedranzini, il Cetti tornò a Bor-
mio.
Il 23 il Colonnello Guicciardi si recò ad ispezionare il
presidio, che il 25 giugno raggiungeva le 46 unità (com-
prese 10 Guardie Forestali), senza contare i 2 Reali Ca-
rabinieri e le 5 Guardie Doganali. Il Luogotenente
Pedranzini aveva organizzato le forze in una piccola
compagnia, affidando i due plotoni ad un tal Tenente
IN ALTO IL COLONNELLO ENRICO GUICCIARDI. IN BASSO
Clementi della G.N. di Bormio e al brigadiere delle
A SINISTRA, IL LUOGOTENENTE PIETRO PEDRANZINI
Guardie Forestali. Il colonnello, valutata la situazione, DELLA GUARDIA NAZIONALE
consigliò a Pedranzini di ripiegare ove gli Austriaci aves-
sero attaccato, non essendovi sul posto forze sufficienti
e non essendo ancora stati mobilitati i battaglioni di
G.N. Mobile.
E’ interessante in questo caso l’aspetto formale che pre-
siedeva alla dislocazione delle forze sul passo. E’ evidente
come il Prefetto abbia conferito alla Guardia Nazionale
di Bormio la direzione delle operazioni, ma RR.CC. e
Guardie Doganali non vennero collocati alle dipendenze
del Pedranzini. Essi sembravano agire, in questa fase,
come la longa manu delle rispettive Istituzioni. Al con-
trario le Guardie Forestali, che il responsabile a livello
provinciale condusse di persona sul posto, eseguendo
anche una ricognizione accurata, vennero poste agli or-
dini del Pedranzini.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV 45