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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
IN ALTO, FUCILE STEYR-MANNLICHER MOD. 1895,
SOTTO, FUCILE CARCANO-MANNLICHER MOD. 1891
svincolava ruotando la culatta ed espelleva il bossolo m/s all’uscita della canna del fucile e pesava 244 “grani”
sparato. La consecutiva spinta in avanti “camerava” il (16 grammi). Lo stesso munizionamento era usato
colpo successivo e armava il percussore. Il semplice anche per la temibile mitragliatrice Schwarzlose.
utilizzo permetteva così un rapido tiro (calcolato in un Alcuni esemplari dello Steyr-Mannlicher erano dati in
colpo al secondo), ma il sistema, anche se molto mano ai “cecchini” e agli Jager Austro-Ungarici. I
affidabile, era costituito da numerose parti, presentando tiratori appostati nelle trincee avevano a disposizione
l’inconveniente dell’inceppamento e della rottura. Di una specie di cavalletto a morsa con alzo e deriva
questo meccanismo il pezzo più soggetto a “fratture” regolabili che permetteva di tenere il fucile stabile per
era l’estrattore. un tiro mirato e veniva utilizzato per lo più su tiri fissi
Il militare così era costretto ad una attenta pulizia e ad o preparati, cioè impiegati verso fessure o spazi dei
una conservazione del meccanismo molto oculata. Tra camminamenti e trincee italiane (anche gli italiani
i fanti italiani era conosciuto con il soprannome di avevano in uso un simile cavalletto). Il termine “cecchino”,
“Ta-Pum”, riproduzione onomatopeica del rumore che da “Checco Beppe”, nomignolo attribuito dagli italiani
faceva la munizione 8x50R Mannlicher: i soldati sentivano all’imperatore Francesco Giuseppe I già dalle guerre
impattare la pallottola sui sacchi o sui cumuli di terra unitarie, nacque proprio nel corso della Grande Guerra,
(“ta”) e solo successivamente ne udivano lo scoppio coniato dai fanti italiani per indicare i tiratori scelti au-
della partenza (“pum”). stro-ungarici.
La carica di lancio della cartuccia era costituita da Il Carcano Mannlicher mod.1891, noto più semplice-
polvere totalmente infume, l’ogiva raggiungeva i 620 mente come “mod. 91”, fu adottato come arma individuale
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III 83