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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
FUCILE CARCANO - MANNLICHER MOD. 1891 ESPOSTO NELLA SALA DELLA GRANDE GUERRA,
AL MUSEO STORICO DEL’ARMA DEI CARABINIERI
dal Regio Esercito Italiano nel marzo del 1892 e, velocità di 700 m/s, che, seppur più elevata di quella
durante la Grande Guerra, era imbracciata dal fante in della palla del Steyr mod.95, non riproduceva l’effetto
combattimento. Come il suo antagonista austriaco, il “Ta-Pum” delle pallottole d’oltralpe per via di una
fucile Carcano Mannlicher mod.1891 era un’arma a ri- diversa carica di lancio. All’inizio del conflitto non era
petizione ordinaria, con pacchetto elevatore fisso Man- previsto alcun addestramento particolare per i “tiratori
nlicher a caricamento verticale, otturatore giro-scorrevole scelti” che avrebbero dovuto utilizzare il mod.91, ma
(bolt action) che permetteva, sempre per mezzo di venivano scelti per tale incarico militari già abili nel
camme, l’espulsione, il caricamento del percussore e il tiro. Compresa l’importanza di tali figure nelle battaglie
cameramento della nuova cartuccia in quattro azioni, di trincea che stressavano psicologicamente gli avversari
due in più del mod.95. La gittata del colpo calibro 6.5 costringendoli sempre a tenere la testa bassa, solo verso
x 52 mm era di 3 chilometri ma l’alzo era tra 600 e la metà della guerra si intensificò il loro addestramento.
2000 metri con un tiro utile a un chilometro. La “palla”, I fucili a disposizione dei tiratori scelti vennero accoppiati
grazie alla leggerezza dell’ogiva, all’uscita aveva una ad ottiche di tipo Scheibler e Amigues, provenienti dalla
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