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CRONACHE DI IERI
del Fedele il quale era tutto impegnato ad impedire che lo si
disarmasse, cosa che purtroppo non poté conseguire stante la
violenza degli assalitori. (…) Valentini, poi, prese parte
attiva ai fatti del 9 dicembre sulla piazza: egli fu uno dei
principali assalitori del carabiniere Fedeli che venne disarmato
del fucile, circostanza confermata anche dal coimputato
Capone Michele, fu colui che, secondo il teste Silvi Luigi,
colpì con un tizzone alla faccia il carabiniere Colarossi.
Bifolchi Paolo fu colui che quasi contemporaneamente alle
violenze del suo compagno Troiani Antonio per disarmare
il carabiniere Fedele si diede a percuotere quest’ultimo con
pugni alla testa, tantoché dovette essere allontanato dal bri-
gadiere forestale Silvi. E per la responsabilità del Lavarone
Raffaele stanno le affermazioni del brigadiere forestale Silvi
Luigi il quale mette il Lavarone fra i più accaniti nel
colluttarsi coi carabinieri (…). Fu esso Troiani Antonio
colui che violentemente disarmò del fucile il carabiniere
Fedeli tentando di esploderlo come si è più volte sopra
ricordato. Fu lui che colpì il vice brigadiere Colarossi e che
usò le maggiori violenze al carabiniere Fedeli. Per le re-
sponsabilità nel delitto pure ascritto al detenuto Margani
Pietro di Angelo, stanno le affermazioni del teste Cerri
Giuseppe e del coimputato Capone Michele, il quale vide il
Margani tirare sassi e colpire il carabiniere Fedeli (…). L’INGRESSO DELLA STAZIONE CARABINIERI DI GROTTE SANTO
STEFANO (VT) INTITOLATA AL CARABINIERE ADRIANO FEDELI
Fantauzzi Raffaele, poi, secondo le dichiarazioni del
coimputato Troiani Giò fu uno dei più accaniti a percuotere
i carabinieri. Egli fu visto dal brigadiere Silvi Luigi puntare trettanto deve dirsi per la lesione toccata alla spalla del S.
un tizzone contro il carabiniere [vicebrigadiere, ndr.] Tenente Candeloro perché non fu possibile nella mischia
Colarossi che riuscì però ad evitare il colpo. (…). Corsetti ravvisare la persona che trascese a quell’atto. Per queste con-
Giuseppe suindicato fu colui che impugnò la roncola contro siderazioni e rilievi, ritenuto che le imputazioni di cui si è
il sottotenente Candeloro tentando colpirlo, ma fu trattenuto ragionato costituiscono reati di competenza del Tribunale la
dal carabiniere Fedeli. Egli non nega di aver avuto quella Corte (…) dichiara: non farsi luogo a provvedimenti per
roncola che fu sequestrata, ma volle far credere come per una quanto al reato di omicidio [di Giovanni Fantauzzi] perché
infermità avuta non sia in grado di maneggiare la roncola. ignoto l’autore – non farsi luogo a provvedimento contro
Ma tale affermazione è invece contraddetta dai fatti e dalle Bambini Augusto per non aver commesso il fatto [e così
testimonianze di Margani Angelo il quale asseriva che il anche per Antonio Colarossi] – non farsi luogo a procedi-
Corsetti è in grado di alzare benissimo il braccio destro. (...). mento per insussistenza di reato (…) del capo di imputazione
Parecchi soldati di fanteria furono, nella luttuosa circostanza, ascritto al Fedeli Adriano – non farsi luogo a procedimento
colpiti e feriti dai sassi e dalle violenze del popolo, ma la contro Silvi Luigi per non aver commesso il delitto ascrittogli.
istruttoria non riuscì a poter identificare i responsabili. Al- (…). Rinvia tutti gli atti come sopra indicati al Tribunale
66 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III