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CRONACHE DI IERI







                      I CARABINIERI A SAN VITO

              La presenza dei Carabinieri a San Vito dei Nor-
              manni  è  testimoniata  per  la  prima  volta  nello  nel Palazzo dei Conservatori in Campidoglio. I Dentice
              scompartimento territoriale seguito ai regi decreti   ebbero il posto riservato alla sinistra del re e della first
              24 gennaio 1861 e 18 giugno 1862 di riorganizza-      lady  americana.  L’occasione  era  la  cerimonia,  che  si
              zione dell’Arma e istituzione delle Legioni terri-    tenne al termine del pranzo, presso il Quirinale, per il
              toriali nel nuovo stato unitario. Nella giurisdizione  conferimento della cittadinanza onoraria all’illustre ospite.
              della Stazione di San Vito ricadeva oltre il territo-  È  naturale,  quindi,  che  il  re  avesse  scelto  di  accettare
              rio comunale anche quello della limitrofa Carovi-     l’ospitalità del principe Luigi Dentice.
              gno.  Con  un  organico  di  un  brigadiere  e  6     La famiglia reale prese alloggio in un grande appartamento,
              carabinieri, la Stazione era posta alle dipendenze    denominato,  Palazzo  ex  Bellanova,  situato  ad  una
              della Legione di Bari, Divisione di Lecce, Compa-     estremità interna al castello e con una uscita riservata.
              gnia di Lecce, Luogotenenza di Brindisi. Nel 1864,    In questo appartamento, trasformato anche in un grande
              il presidio dei Carabinieri assumeva la denomina-     ufficio, il re riceveva i vertici miliari e politici che costi-
              zione di Stazione di San Vito de’ Normanni con        tuivano il Governo Badoglio e che avevano trovato si-
              giurisdizione esclusiva sul territorio di San Vito,   stemazione  logistica  in  varie  strutture  civili  e  militari
              data la creazione di una Stazione anche a Carovi-     nella città di Brindisi, Lecce, Taranto e Bari.
              gno, e la dipendenza diretta dalla Sezione di Fran-   Da questa nuova sede il re usciva da una porta secondaria
              cavilla, interposta tra la Stazione e la Luogotenenza  per  recarsi  in  varie  località  limitrofe  come  Oria,
              di Brindisi. Nello scompartimento del 1932 il co-     Francavilla Fontana, Carovigno, Brindisi, Trani, Grottaglie
              mando della Stazione di San Vito dei Normanni         e Campi Salentina, dove era in atto la riorganizzazione
              risulta afdato ad un maresciallo maggiore, con alle  dei  militari  che  confluivano  al  sud  con  ogni  mezzo,
              dipendenze  un  appuntato  e  4  carabinieri.  Con    anche  a  piedi,  con  i  quali  si  stavano  ricostituendo  i
              quello stesso organico, presumibilmente, i Carabi-    reparti dell’Esercito di Liberazione Nazionale in procinto
              nieri di San Vito si adoperarono nei servizi di vi-   di essere inviati sul fronte di Cassino.
              gilanza e protezione ai reali.                        Ogni  spostamento  era  effettuato  sotto  stretta  scorta,
                                                                    fra l’altro tutto il castello era costantemente circondato
                                                                    da Carabinieri in servizio di vigilanza e protezione e si
            contavano anche deputati (Carlo eletto in due Legislature,  notava  la  presenza  in  paese  di  persone  addette  al
            volontario  nella  Grande  Guerra  decorato  e  ferito  di  controllo del territorio. Sebbene il re uscisse con grande
            guerra),  senatori del Regno (Luigi eletto prima deputato  circospezione  veniva  ugualmente  conosciuto  e  fatto
            e poi senatore nella successiva Legislatura), ammiragli  segno di simpatia e di evviva da numerosi paesani che,
            (Alfredo Dentice fu il pluridecorato primo comandante   entusiasti, assistevano increduli al passaggio del corteo
            del reparto di fanti di marina che diventerà in seguito il  reale  formato  da  auto  requisite  a  Brindisi,  ma  forse
            Battaglione S. Marco), filantropi e imprenditori. Tutti  poco consapevoli dello sconvolgimento in atto.
            erano conosciutissimi dal re e dai suoi figli, che i Dentice  Così come si ricorda anche che la regina Elena si recava
            spesso ospitavano nei loro possedimenti, nonché assidui  in varie località e spesso era in visita presso il Monastero
            frequentatori della corte reale, dove la principessa Dentice  delle suore Oblate Benedettine, dove si interessava della
            era dama di compagnia della regina.                     loro  opera  religiosa  e  delle  piccole  ospiti  dell’Istituto.
            Spesso  partecipavano,  graditi  ospiti,  a  cerimonie  e  Un’altra escursione che la regina faceva era quando si
            banchetti in onore di capi di stato esteri. Si ricorda il  recava in una vicina masseria unico posto della provincia
            pranzo di gala che il 3 gennaio 1919 fu dato in onore del  dove vi era un albero di Bergamotto, frutto del quale ella
            Presidente degli Stati Uniti d’America Woodrow Wilson   era ghiotta. La presenza reale, come era ovvio, non restò



            70 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III
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