Page 64 - Notiziario 2018-5
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CRONACHE DI IERI














            op.  cit.  p.  214).  «Sparsasi  la  notizia,  alcuni  ribelli  si  Colarossi, in servizio a Pescina, del Brigadiere forestale
            ritirarono ma altri divennero più ardimentosi e più spietati.  Luigi Silvi, balsoranese ma in servizio a Civitella Roveto
            Gridando e imprecando – così racconta il Tordoni – si   e dello stesso Carabiniere Adriano Fedeli. Questi erano
            lanciavano all’assalto con audacia, intenzionati a seminare  tutti indagati a piede libero: per aver i primi due esploso
            la  morte  tra  quei  forestieri  in  divisa  per  poi  proseguire  dei colpi che si riteneva avessero ferito gravemente tale
            verso il municipio e le abitazioni degli amministratori co-  Gaetano Rossi, il graduato della forestale era accusato
            munali  per  arrecare  rovine.  Parevano  belve  impazzite  di aver esploso dei colpi all’indirizzo di Paolo Bifolchi
            votati anch’essi al sacrificio della vita».             e il Fedeli era paradossalmente accusato di aver provocato
            Il Carabiniere Adriano Fedeli, in un momento parti-     delle lesioni con la canna del moschetto ad Antonio
            colarmente concitato del tumulto, avendo osservato un   Troiani ovvero proprio colui che lo aveva più violente-
            contadino con una roncola pronto a colpire il Sottotenente  mente picchiato e disarmato.
            Dino Candeloro (ufficiale di fanteria), immediatamente  Per  comprendere  le  vicende  occorse  al  Carabiniere
            si lanciò contro questi affrontandolo e disarmandolo    Fedeli e non solo a lui è interessante la lettura della
            ed evitando, così, la minaccia e il pericolo per l’ufficiale.  sentenza emessa il 26 maggio 1911 dalla Corte d’Appello
            Ma altri popolani, solidali coll’aggressore, afferrarono  de L’Aquila ed eccone lo stralcio e vari passi «Valentini
            il Fedeli strattonandolo, lacerandogli l’uniforme e sot-  Carlo di Giorgio, d’anni 42, latitante – Bifolchi Paolo fu
            traendogli finanche il moschetto. Calci, pugni e bastonate  Francesco di anni 35, libero – Lavarone Raffaele fu Emidio,
            inferte con particolare ferocia, gli provocarono contusioni  di anni 43, libero – Troiani Antonio di Angelo, di anni
            e ferite, ma fortunosamente, riuscendo a non cadere a   33,  detenuto  –  Margani  Pietro  di  Angelo,  d’anni  28
            terra, con un balzo si sottrasse a quel furore mettendosi  detenuto – Fantauzzi Raffaele di Angelantonio, di anni
            in salvo. Sebbene privato dell’arma lunga, malconcio e  47,  libero,  imputati  (…)  per  avere,  in  concorso  tra  loro
            ferito, rimase sul posto insieme ai suoi compagni.      senza fine di uccidere, causate lesioni al carabiniere Fedele
            Gli scontri perdurarono per tutta la giornata, ma alla  [sic!]  Adriano  ed  al  vice  brigadiere  dei  carab.  Colarossi
            fine  l’ordine  venne  ristabilito  grazie  agli  immediati  Antonio guarite entro il ventesimo e oltre il decimo giorno,
            fermi operati nei confronti di molti facinorosi autori di  mentre i detti pubblici ufficiali erano nello esercizio e per
            aggressioni  e  danneggiamenti.  Le  attività  d’indagine  causa  della  loro  funzione,  reato  commesso  il  9  dicembre
            seguenti  alla  rivolta  furono  frenetiche  e  nei  giorni  1910  in  Balsorano.  Corsetti  Giuseppe  fu  Bruno  (…)
            appresso, ad uno ad uno, vennero tratti in arresto tutti  imputato inoltre [di] tentata lesione con ascia (roncola) (…
            coloro che si erano resi autori delle violenze.         ) in danno del sottotenente di fanteria Candeloro Dino.
            Tra i moltissimi arrestati o indagati figuravano anche  Ignoti imputati di lesioni (…) in pregiudizio [del citato
            Antonio Troiani, Paolo Bifolchi, Michele Capone, Raf-   ufficiale] con conseguenze di malattie ed impedimenti alle
            faele Lavarone, Pietro Margani, Raffaele Fantauzzi e    ordinarie  occupazioni  e  delle  quali  lesioni  non  è  ancora
            Giuseppe Corsetti, tutti riconosciuti, durante la cele-  guarito e per aver causato lesioni varie ai soldati del 13°
            brazione  del  processo,  autori  delle  violenze  e  delle  fanteria Baldo Carlo, Gioia Biagio, Milazzo Achille furiere,
            lesioni contro carabinieri e graduati della Benemerita e  Grecati  Giovanni,  Pirolli  Gaudenzio  caporalmaggiore,
            militari del Regio Esercito. Ma il rigore della Giustizia,  Adriano Alfonso, Gaggioli Palmiro, Boiano Gaetano e ai
            per definizione imparziale e “uguale per tutti”, intervenne  carabinieri Lancianese Camillo e Verna Luigi. (…). Viste
            anche nei confronti di alcuni appartenenti alla forza   le requisitorie del Procuratore Generale, udito il rapporto
            pubblica ed in particolare del Brigadiere Augusto Bam-  del Cons. delegato alla istruttoria della causa (…) la Corte
            bini, in servizio a Capistrello, del Vicebrigadiere Antonio  considera quanto appresso: da un primo rapporto dei cara-



            64 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III
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