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CRONACHE DI IERI
op. cit. p. 214). «Sparsasi la notizia, alcuni ribelli si Colarossi, in servizio a Pescina, del Brigadiere forestale
ritirarono ma altri divennero più ardimentosi e più spietati. Luigi Silvi, balsoranese ma in servizio a Civitella Roveto
Gridando e imprecando – così racconta il Tordoni – si e dello stesso Carabiniere Adriano Fedeli. Questi erano
lanciavano all’assalto con audacia, intenzionati a seminare tutti indagati a piede libero: per aver i primi due esploso
la morte tra quei forestieri in divisa per poi proseguire dei colpi che si riteneva avessero ferito gravemente tale
verso il municipio e le abitazioni degli amministratori co- Gaetano Rossi, il graduato della forestale era accusato
munali per arrecare rovine. Parevano belve impazzite di aver esploso dei colpi all’indirizzo di Paolo Bifolchi
votati anch’essi al sacrificio della vita». e il Fedeli era paradossalmente accusato di aver provocato
Il Carabiniere Adriano Fedeli, in un momento parti- delle lesioni con la canna del moschetto ad Antonio
colarmente concitato del tumulto, avendo osservato un Troiani ovvero proprio colui che lo aveva più violente-
contadino con una roncola pronto a colpire il Sottotenente mente picchiato e disarmato.
Dino Candeloro (ufficiale di fanteria), immediatamente Per comprendere le vicende occorse al Carabiniere
si lanciò contro questi affrontandolo e disarmandolo Fedeli e non solo a lui è interessante la lettura della
ed evitando, così, la minaccia e il pericolo per l’ufficiale. sentenza emessa il 26 maggio 1911 dalla Corte d’Appello
Ma altri popolani, solidali coll’aggressore, afferrarono de L’Aquila ed eccone lo stralcio e vari passi «Valentini
il Fedeli strattonandolo, lacerandogli l’uniforme e sot- Carlo di Giorgio, d’anni 42, latitante – Bifolchi Paolo fu
traendogli finanche il moschetto. Calci, pugni e bastonate Francesco di anni 35, libero – Lavarone Raffaele fu Emidio,
inferte con particolare ferocia, gli provocarono contusioni di anni 43, libero – Troiani Antonio di Angelo, di anni
e ferite, ma fortunosamente, riuscendo a non cadere a 33, detenuto – Margani Pietro di Angelo, d’anni 28
terra, con un balzo si sottrasse a quel furore mettendosi detenuto – Fantauzzi Raffaele di Angelantonio, di anni
in salvo. Sebbene privato dell’arma lunga, malconcio e 47, libero, imputati (…) per avere, in concorso tra loro
ferito, rimase sul posto insieme ai suoi compagni. senza fine di uccidere, causate lesioni al carabiniere Fedele
Gli scontri perdurarono per tutta la giornata, ma alla [sic!] Adriano ed al vice brigadiere dei carab. Colarossi
fine l’ordine venne ristabilito grazie agli immediati Antonio guarite entro il ventesimo e oltre il decimo giorno,
fermi operati nei confronti di molti facinorosi autori di mentre i detti pubblici ufficiali erano nello esercizio e per
aggressioni e danneggiamenti. Le attività d’indagine causa della loro funzione, reato commesso il 9 dicembre
seguenti alla rivolta furono frenetiche e nei giorni 1910 in Balsorano. Corsetti Giuseppe fu Bruno (…)
appresso, ad uno ad uno, vennero tratti in arresto tutti imputato inoltre [di] tentata lesione con ascia (roncola) (…
coloro che si erano resi autori delle violenze. ) in danno del sottotenente di fanteria Candeloro Dino.
Tra i moltissimi arrestati o indagati figuravano anche Ignoti imputati di lesioni (…) in pregiudizio [del citato
Antonio Troiani, Paolo Bifolchi, Michele Capone, Raf- ufficiale] con conseguenze di malattie ed impedimenti alle
faele Lavarone, Pietro Margani, Raffaele Fantauzzi e ordinarie occupazioni e delle quali lesioni non è ancora
Giuseppe Corsetti, tutti riconosciuti, durante la cele- guarito e per aver causato lesioni varie ai soldati del 13°
brazione del processo, autori delle violenze e delle fanteria Baldo Carlo, Gioia Biagio, Milazzo Achille furiere,
lesioni contro carabinieri e graduati della Benemerita e Grecati Giovanni, Pirolli Gaudenzio caporalmaggiore,
militari del Regio Esercito. Ma il rigore della Giustizia, Adriano Alfonso, Gaggioli Palmiro, Boiano Gaetano e ai
per definizione imparziale e “uguale per tutti”, intervenne carabinieri Lancianese Camillo e Verna Luigi. (…). Viste
anche nei confronti di alcuni appartenenti alla forza le requisitorie del Procuratore Generale, udito il rapporto
pubblica ed in particolare del Brigadiere Augusto Bam- del Cons. delegato alla istruttoria della causa (…) la Corte
bini, in servizio a Capistrello, del Vicebrigadiere Antonio considera quanto appresso: da un primo rapporto dei cara-
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