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PAGINE DI STORIA





                Alla fine del 1918 il                               complessità del comando delle legioni con 2 battaglioni,

                                                                    fu proposto di affidarle a Generali Brigadieri aventi cia-
              Comando Generale                                      scuno  alle  dirette  dipendenze  due  Colonnelli,  uno

                                                                    destinato al comando di raggruppamento di battaglioni,
             propose al Ministero                                   mentre l’altro, con le funzioni di “presidente del consiglio
                                                                    di amministrazione”, avrebbe dovuto occuparsi con più
                                                                    larga autonomia degli uffici di amministrazione legionali,
                  della Guerra, per                                 delle complesse operazioni di smobilitazione dei numerosi

                                                                    militari mobilitati nonché del congedamento di quelli
                      sopperire alla                                richiamati o trattenuti nell’Arma.
                                                                    La proposta inoltre precisava che «l’inizio del funzionamento
                                                                    dei  battaglioni  potrà  avvenire  di  mano  in  mano  che  il
            progressiva riduzione                                   personale dell’Arma mobilitato sarà messo in libertà dalla

                                                                    zona  di  guerra,  dove,  a  pace  conclusa,  dovrebbe  potersi
                          dei reparti                               lasciare, temporaneamente, per la vigilanza del materiale e
                                                                    dei  depositi  di  munizioni  e  di  esplosivi,  un  contingente
                                                                    complessivo non superiore a 4 o 5.000 militari dell’Arma».
                   dell’Esercito nei                                Infine,  proseguiva  la  proposta,  «pei  nuovi  battaglioni,

                                                                    tutti stanziati in località dove è possibile e conveniente per
                   servizi di ordine                                eventuali rapidi spostamenti l’uso della bicicletta, si presenta
                                                                    la necessità di dotare di tali macchine le 13 nuove compagnie
             pubblico, l’istituzione                                ciclisti, esistendone già 3 presso la legione allievi che ne sono
                                                                    provviste». Per rendere ancora più sollecito l’intervento
                                                                    di tali unità «sarebbe assai opportuno che in ogni sede di
                  di speciali reparti                               battaglione vi fossero disponibili 5 camion per trasporto di
                                                                    truppe,  con  relativo  personale  di  chauffeur  e  meccanici,
                     addestrati con                                 ottenuti dal Comando Supremo o dall’Intendenza Generale
                                                                    (...)». Alla data della proposta (7 dicembre 1918) i due
                                                                    battaglioni  della  Capitale  furono  programmati  per  il
                  « la forza di circa                               passaggio di dipendenza dalla Legione Allievi «di cui
                                                                    oggi fanno parte, a quella territoriale di Roma dalla quale
                      800 uomini»                                   dovranno dipendere».


                                                                             GRADUALE E PROVVISORIA
                                                                     COSTITUZIONE DI BATTAGLIONI MOBILI
            appunto i battaglioni mobili, con «la forza di circa 800     AUTONOMI DI CARABINIERI REALI
            uomini  ripartiti  su  quattro  compagnie,  delle  quali  una  Il 13 marzo 1919, il Ministero della Guerra dispose la
            ciclisti. Il loro funzionamento ed impiego sarà regolato a suo  costituzione  provvisoria  di  16  battaglioni  autonomi,
            tempo con apposite norme provvisorie rispondenti  in linea  composti da carabinieri effettivi e ausiliari, demandando
            di massima ai criteri già approvati da codesto  Ministero».  al  Comando  Generale  la  formulazione  delle  relative
            I 16 battaglioni previsti sarebbero stati posti alle dipen-  norme. Furono infatti emanate la circolare e le «Dispo-
            denze, per l’amministrazione e per la disciplina, delle  sizioni esecutive per la costituzione, ordinamento, di-
            legioni territoriali cui erano assegnati.               pendenza ed impiego dei Battaglioni mobili dei Cara-
            In conseguenza dell’aumento della forza e della maggiore  binieri Reali» da valere come norme provvisorie rispon-



            16 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III
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