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PAGINE DI STORIA
erano state illustrate ai Ministeri dell’Interno e della Alla fine della prima
sicurezza pubblica. Con la lettera del 21 maggio 1908
Guerra le complesse problematiche derivanti dai lunghi guerra mondiale
e frequenti servizi di rinforzo per l’ordine pubblico,
causa di seri inconvenienti al servizio territoriale, di
malcontento e di numerose richieste di prematuri con- i Carabinieri
gedamenti. Infatti, i militari dell’Arma vivevano ed ope-
ravano in stato di disagio, anche perché la richiesta di che avevano
rinforzo giungeva quasi sempre, per necessità di cose,
con carattere di urgenza. Il personale doveva essere pre-
levato dai reparti lungo le linee ferroviarie o prossimi a partecipato alle
queste, salvo poi ad equilibrarne la forza con successivi
spostamenti provvisori. Così i movimenti si moltiplicavano operazioni belliche
e bastava talvolta un rinforzo di soli cento militari per
turbare il meccanismo di un’intera legione. La gravità di
tali inconvenienti aveva indotto così il Comando Generale non poterono essere
dell’Arma ad operare una scelta innovativa, proponendo
numerica e per specifici criteri di impiego, a decisivi in- smobilitati risultando
la costituzione di battaglioni mobili idonei, per consistenza
terventi in ordine pubblico. La proposta però venne ar-
chiviata per la fine della legislatura. ancora necessari
LA SITUAZIONE ITALIANA E LA GESTIONE per assicurare
DELL’ORDINE PUBBLICO NEL PRIMO
il servizio d’istituto
DOPOGUERRA
Il 24 maggio 1915 l’Italia era entrata nel conflitto
concluso con la vittoria del 4 novembre 1918. e affrontare i disordini
Si erano realizzate così le aspirazioni nazionali (Trento
e Trieste finalmente italiane); ma dopo i primi entusiasmi che agitavano
e le vane promesse rimasero i morti e i mutilati, la fame
e il carovita ed un atteggiamento ostile verso i reduci
dal fronte, quasi considerati responsabili dell’ “inutile le piazze
massacro”.
Nel 1919 la crisi della società e dell’organizzazione
statale, anche per la precaria situazione economica e le tra il 1919 e il 1922. Il progressivo rientro dal fronte dei
turbative nel mondo del lavoro, si materializzò in una reduci e il loro graduale reinserimento nelle attività
serie di lotte sociali, di scioperi e di manifestazioni nelle civili procedette con tempi e modalità diverse; infatti i
fabbriche, nelle campagne, nei servizi pubblici. Si de- Carabinieri che avevano partecipato alle operazioni
terminarono nel contempo tendenze eversive contro le belliche non poterono essere smobilitati, dovendo invece
strutture dello Stato. essere reimpiegati per assicurare il servizio d’istituto e
Non fu più possibile ottenere la formazione di una affrontare i disordini che agitavano le piazze.
maggioranza parlamentare capace di assicurare la stabilità Nel giugno 1919 il Presidente del Consiglio Nitti
ai cinque governi variamente orientati che si succedettero elaborò un progetto di riforma delle Forze dell’ordine
14 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III