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PAGINE DI STORIA
polvere. Questo bravo carabiniere non ha esitato a Veduti divenne
lanciarsi ad afferrarla per strapparne la miccia. Ma carabiniere a cavallo
la miccia era quasi tutta bruciata e con le mani non nel 1913. Allo scoppio
fu possibile, allora gli si buttò sopra con la bocca e della prima guerra
l’addentò e a furia di denti riuscì nell’impresa peri- mondiale, Martino
colosissima. Gli hanno decretato la medaglia d’oro. raggiunse il grado di
L’atto è d’un magnifico eroismo. E’ un nuovo Pie- vice brigadiere nella
tro Micca!”. Legione di Bologna,
A tale annuncio seguì un mormorio di ammirazione reparto che operava
interrotto dallo stesso Capo del Governo che, rivol-
gendosi ancora al Generale Cauvin, concluse: “Così in zona dichiarata
e sempre i nostri Carabinieri sono all’altezza della di guerra
tradizione!”
In quel momento il treno prese a muoversi e l’onore- e, dopo aver concordato le modalità di intervento e
vole Orlando, agitando il suo cappello, salutò così la avvisato le sentinelle della loro presenza, si dispersero
piccola folla che si era radunata per la sua partenza. nelle campagne circostanti; gli ultimi due si spinsero
a perlustrare la strada e il territorio adiacenti tra il
L’ATTENTATO paese di Bagnara e Villa Canalripato.
Il 13 agosto 1918, intorno alle ore 21:45, Martino, L’oscurità rendeva pressoché impossibile orientarsi e
unitamente ai Carabinieri Carlo Mertelli, Giovanni individuare eventuali accidentalità del terreno e i com-
Chiodi, Claudio Zucchini e Alberto Gregori, venne ponenti della squadriglia rientrarono allo stabili-
convocato presso la Compagnia di Lugo. Questi mi- mento, intorno alle ore 03:00, distesi a catena a pochi
litari erano i componenti di una speciale squadriglia passi l’uno dall’altro, in modo da mantenere il con-
che prestava servizio in abiti civili, nella giurisdi- tatto. Martino, giunto a circa 75 metri dal polverifi-
zione della Tenenza “diretta” (la tenenza del capo- cio, al fine di evitare che la sentinella del deposito n.
luogo le cui stazioni dipendevano direttamente dal 1, la prima che avrebbe incontrato, potesse non rico-
comandante di compagnia), alla ricerca di disertori. noscerlo, affrettò il passo per precedere i suoi uomini
Ad attenderli vi era il Capitano Agostino Zallio, Co- e segnalare così la loro presenza. Giunto al deposito
mandante della Compagnia, per informarli che nella chiamò “Sentinella” e non avendo ricevuto risposta
notte precedente, dopo la mezzanotte, uno scono- ripeté la chiamata aggiungendo: “Carabinieri”.
sciuto aveva tentato per ben due volte di avvicinarsi
ai depositi di esplosivi del polverificio della ditta Tul-
lio Randi & Fratelli, ubicata a Villa Canalripato, una
frazione del comune di Lugo; la sentinella di guardia
era stata costretta a esplodere un colpo di fucile, senza
riuscire a colpire il presunto malintenzionato. L’Uffi-
ciale ordinò ai militari di raggiungere la Stazione Ca-
rabinieri di Villa Canalripato per informarne il
comandante, Brigadiere Gervasio Zanchetta, e orga-
nizzare con i carabinieri disponibili un servizio al pol-
verificio per accertare quanto avvenuto e impedire
nuovi atti di intrusione.
Verso la mezzanotte la squadriglia, il Brigadiere Zan-
chetta e il Carabiniere Montavoci, unici militari di-
sponibili alla locale Stazione, giunsero al polverificio
30 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II