Page 28 - Notiziario 2017-3
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PAGINE DI STORIA

 La leggenda

MVAERDTUITNIO

di FRANCESCA PARISI

Martino Veduti nacque a Pa-                                     potenza nei sogni e nei progetti di Martino e che lo
                              vullo nel Frignano (MO) il        indusse nel dicembre del 1912 ad arruolarsi, come vo-
                              27 ottobre 1894. Ancora pic-      lontario, nell’Arma. Divenuto carabiniere a cavallo
                              colo venne affidato alle cure     l’anno successivo, allo scoppio della prima guerra
                              di un amico di famiglia, il       mondiale Martino aveva raggiunto il grado di vice
                              Colonnello Augusto Marrè,         brigadiere alla Legione di Bologna, reparto che ope-
del 50° Reggimento Fanteria, che condusse il bam-               rava in zona dichiarata di guerra. Venne mobilitato e
bino a Torino.                                                  assegnato alla 25ª Sezione Carabinieri Reali, addetta
Martino frequentò con successo le classi ginnasiali             alla 25ª Divisione di Fanteria, e quindi al Comando
dell’Istituto Cavour, non concludendo però l’ultimo             del 151° Reggimento, partecipando con tale reparto
anno; aveva infatti copiato un compito di matematica            alla presa di monte Fior e, in seguito, alle azioni di
e venne denunciato da un altro studente, che era stato          Gallio, Ronchi (oggi Ronchi dei Legionari) e monte
bocciato, nell’intento di ottenere anch’egli la promo-          Cosich. Nell’ottobre del 1916, ormai brigadiere, do-
zione. Martino volle punire il compagno trascinan-              vette rientrare alla Legione di provenienza perché
dolo per un orecchio in mezzo all’aula, condotta che            dichiarato inabile alle fatiche di guerra per malattia
gli costò la sospensione dall’istituto, ma che rivelò la        contratta in servizio.
sua precoce caparbietà e un temperamento forte e ri-            L’entusiasmo di Martino tuttavia non si spense ed
soluto. Il Colonnello Marrè dovette dunque arren-               ebbe modo di distinguersi nelle attività istituzionali,
dersi all’idea che Martino non avrebbe mai intrapreso           meritando una Medaglia d’Argento al Valor Mili-
gli studi in medicina, come egli avrebbe desiderato.            tare poiché:
Lo lasciò tornare allora a Pavullo, ove il ragazzo già          “Avvertito che un pregiudicato, dopo gravi minacce
trascorreva le sue estati, affascinato dai racconti del         di morte ai familiari, erasi rinchiuso in una camera ar-
parroco del paese su un suo nipote divenuto carabi-             mato di tridente, accorreva prontamente sul luogo
niere a cavallo. Un’immagine che si fece largo con pre-         con un dipendente. Con esemplare coraggio, abbat-

28 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II
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