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PAGINE DI STORIA
nare il fenomeno della diserzione. I risultati non tar- all’Arma di arrestare il sospettato e di deferirlo al Tri-
darono ad arrivare. I componenti della squadriglia bunale di Guerra di Bologna.
stabilirono che, nelle serate del 12 e del 22 agosto,
uno sconosciuto si era allontanato dalla periferia della IL RICONOSCIMENTO
città lasciando intendere di voler evitare il contatto Nella mattinata del 29 settembre 1918 la Legione Allievi
con i carabinieri. Vennero così disposti degli appiat- Carabinieri di Roma era in festa: tutti i militari del re-
tamenti che permisero di rintracciarlo e identificarlo: parto erano schierati nel suo ampio cortile. Nelle adia-
si trattava di un sergente, regolarmente autorizzato a cenze dell’ingresso, sul lato sinistro, erano posizionate la
recarsi in licenza a Bologna, Lugo e Roma per affari Banda Presidiaria e la Fanfara della Legione e, a pochi
privati. Le informazioni raccolte nel luogo di resi- passi, i rappresentanti di tutte le Armi del Presidio, del
denza rivelarono che si trattava di un attivista di idee Collegio Militare e della Marina. Presenti altresì nume-
socialiste, già segnalato perché ritenuto capace di eser- rose autorità civili e ufficiali superiori tra i quali, per
citare lo spionaggio e di commettere attentati. Venne l’Arma, il Generale Luigi Cauvin, Comandante Gene-
altresì accertato a Milano che egli viveva al di sopra rale, e i Generali Lordi, Abrile e Morcaldi. Alle ore 10:00
delle sue possibilità e che intratteneva rapporti con un uno squillo di tromba annunciò l’arrivo del Presidente
ufficiale dell’Esercito, socio della ditta Chini che si oc- del Consiglio, Vittorio Emanuele Orlando, che, dopo la
cupava della fabbricazione di bombe Stokes in ce- rivista, si diresse verso Martino, posto a capo della sua
mento, un modello sperimentale che doveva essere squadra. Il Generale Cauvin, visibilmente commosso,
sottoposto all’approvazione degli eserciti Alleati. dopo un breve discorso lesse la motivazione della me-
Ebbene il sospettato aveva frequentato lo stabili- daglia d’Oro al valor militare concessa al militare e poi
mento, destando perplessità per l’insolito interessa- ascoltò con attenzione le parole dell’onorevole Orlando:
mento agli ordigni, che presentavano caratteristiche “E’ bene e degno onorare l’eroe che nella esaltazione
del tutto analoghe a quello utilizzato per l’attentato della battaglia sotto il grandinare delle mitraglie, fra il
alla polveriera. Altri importanti riscontri permisero rombo del cannone nel furore del corpo a corpo, fa
ROMA, 29 SETTEMBRE 1918. LA RIVISTA DEL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ON. ORLANDO,
PRESSO LA LEGIONE ALLIEVI
32 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II