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PAGINE DI STORIA

figlio Melchior, reni-                                                                                   IL SIMBOLO
tente alla leva del 1924                                                                          Martino Veduti morì il
che combatteva la Resi-                                                                           29 dicembre 1972 a Ca-
stenza sulle montagne                                                                             sale Monferrato; era
del cuneese.                                                                                      stato promosso, a titolo
Nel tardo autunno del                                                                             onorifico, al grado di te-
1944 Martino riprese                                                                              nente colonnello ed era
dunque l’attività clan-                                                                           divenuto socio d’onore
destina, con il nome in                                                                           all’Associazione Nazio-
codice V-14, creando,                                                                             nale Carabinieri, rico-
per conto della 1ª Divi-                                                                          prendo per qualche
sione Giustizia e Li-                                                                             anno la carica di Presi-
bertà, un efficiente                                                                              dente della Sezione di
Servizio informazioni                                                                             Casale Monferrato.
partigiano.                                                                                       Il paese era ormai dive-
Ferito nella battaglia                                                                            nuto la sua casa e tutti
per la liberazione di                                                                             ricordavano le imprese
Cuneo, Martino rientrò                                                                            di quell’uomo, ormai
a Casale non prima di                                                                             settantottenne, che
aver richiesto agli uffici                                                                        aveva legato il suo
di polizia partigiana di                                                                          nome alla Resistenza e a
Casale, Alessandria e                                                                             quella medaglia d’oro al
Aosta, firmandosi V-14,                                                                           valor militare che aveva
di individuare e punire                                                                           meritato durante la
i collaborazionisti delle                                                                         prima guerra mondiale,
rispettive province -                                                                             a cui si erano aggiunte
mediante l’esame della                                                                            la croce per merito di
documentazione pro-                                                                               guerra e la nomina a ca-
dotta dalle questure e dalle prefetture di Alessandria e     valiere della corona d’Italia motu proprio del Sovrano
di Aosta - che fra il 1943 e il 1944 avevano proceduto       e dell’ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.
al fermo di Veduti e di altri due uomini. La richiesta si    La figura di Martino tuttavia restò legata nell’imma-
spingeva a suggerire, una volta ritrovati gli incartamenti   ginario collettivo e nell’ambiente militare a quella
d’interesse, di affidare allo stesso Veduti le “conseguenti  miccia che era riuscito a strappare con i denti scon-
misure coercitive”.                                          giurando l’esplosione del polverificio. Quindici centi-
La strada indicata da Martino condusse agli esiti sperati    metri di miccia che lasciano solo un istante per
e così, il 24 luglio 1945, ormai guarito e nominato          decidere se obbedire all’istinto di conservazione e fug-
Commissario straordinario della Polizia di Casale, poté      gire o sfidare la sorte per evitare un danno maggiore,
inoltrare alla Procura di Asti le relazioni a suo tempo      per salvare la vita di altri, per proteggere un bene su-
rimesse al Prefetto di Aosta, che riferivano i particolari   periore. E’ una metafora di vita, è il bivio in cui tutti
dell’attività propedeutica al rastrellamento del dicembre    possono imbattersi, il potente messaggio che lancia
1943. Il 4 maggio 1946 Martino comparve quale testi-         un uomo che ha saputo affrontare un probabile
mone d’accusa al processo contro il principale respon-       atroce destino, condizione quasi inevitabile per ren-
sabile contribuendo così, dopo aver assicurato i             derlo un eroe, divenendo così simbolo di coraggio, va-
colpevoli alla giustizia, alla loro condanna quali crimi-    lore, salvezza e vittoria insieme.
nali di guerra.
                                                                                                             Francesca Parisi

                                                             NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 35
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