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CRONACHE DI IERI
IL PREFETTO CESARE MORI atrocità per molti anni. Alcuni di questi giungono al
pentimento e iniziano a raccontare i loro misfatti.
quali il giorno del matrimonio malgrado rigorosa at- Grazie a importanti testimonianze, Bordonaro in
tenta guardia della forza pubblica e dei privati”. pochi mesi accumula numerose informazioni. Scopre
Si scontra una seconda volta con la mafia a Villalba, molti dettagli sulle cosche mafiose locali e sulla strut-
in provincia di Caltanissetta, come rammenta nel ci- tura della mafia esistente nell'isola. Secondo il mare-
tato memoriale. Tra il 1924 e il 1925, dal comando sciallo, la mafia era “un mostro marino, dal corpo
della locale stazione, raccoglie informazioni su molti della balena e dalla malvagità del pescecane”. Era
delinquenti e mafiosi, tra cui spicca il nome del po- quindi vasta e violenta. Non era semplicemente un
tente capo mafia don Calogero Vizzini. Ma le sue in- “sentimento” o un “modo di essere” come molti suoi
dagini non sono affatto gradite alla criminalità, che
si attiva per farlo trasferire inviando scritti anonimi Il suo primo
con diffide e minacce alla sua persona. Per salvaguar- scontro con
darne l'incolumità, Bordonaro viene allontanato. la mafia siciliana
La sfida del maresciallo contro la mafia è però tutt'al- risale all’impiego
tro che terminata. Continua dal 1926 al 1928 a Som- a Corleone,
matino, paesino in provincia di Caltanissetta, sua in provincia di
nuova sede dopo Villalba. In questo arco temporale Palermo, ove opera
conduce numerose azioni antimafia e le investigazioni tra il 1909 e il 1912.
compiute tra il 1926 e il 1927 si concretizzano nel suo La situazione della
processo verbale “Lotta alla mafia siciliana”. sicurezza pubblica
Da comandante della stazione incorre inizialmente in che trova a Corleone
numerosi ostacoli per raccogliere prove e testimo- è drammatica
nianze sulla delinquenza del luogo. Nessuno sembra
voler parlare. Poi alcuni cittadini iniziano a raccon-
targli dei reati che hanno subito perché si fidano di
lui. Bordonaro inizia così a interrogare e arrestar ma-
fiosi. Impiega un mix di tecniche per indurre i propri
interlocutori a confessare. Usa anche la sua profonda
fede cattolica, nella speranza di far breccia nell'animo
di mafiosi che hanno commesso numerosi delitti e
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 23