Page 23 - Notiziario 2017-3
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CRONACHE DI IERI

                                     IL PREFETTO CESARE MORI  atrocità per molti anni. Alcuni di questi giungono al
                                                              pentimento e iniziano a raccontare i loro misfatti.
quali il giorno del matrimonio malgrado rigorosa at-          Grazie a importanti testimonianze, Bordonaro in
tenta guardia della forza pubblica e dei privati”.            pochi mesi accumula numerose informazioni. Scopre
Si scontra una seconda volta con la mafia a Villalba,         molti dettagli sulle cosche mafiose locali e sulla strut-
in provincia di Caltanissetta, come rammenta nel ci-          tura della mafia esistente nell'isola. Secondo il mare-
tato memoriale. Tra il 1924 e il 1925, dal comando            sciallo, la mafia era “un mostro marino, dal corpo
della locale stazione, raccoglie informazioni su molti        della balena e dalla malvagità del pescecane”. Era
delinquenti e mafiosi, tra cui spicca il nome del po-         quindi vasta e violenta. Non era semplicemente un
tente capo mafia don Calogero Vizzini. Ma le sue in-          “sentimento” o un “modo di essere” come molti suoi
dagini non sono affatto gradite alla criminalità, che
si attiva per farlo trasferire inviando scritti anonimi            Il suo primo
con diffide e minacce alla sua persona. Per salvaguar-             scontro con
darne l'incolumità, Bordonaro viene allontanato.                la mafia siciliana
La sfida del maresciallo contro la mafia è però tutt'al-        risale all’impiego
tro che terminata. Continua dal 1926 al 1928 a Som-                 a Corleone,
matino, paesino in provincia di Caltanissetta, sua                in provincia di
nuova sede dopo Villalba. In questo arco temporale             Palermo, ove opera
conduce numerose azioni antimafia e le investigazioni         tra il 1909 e il 1912.
compiute tra il 1926 e il 1927 si concretizzano nel suo        La situazione della
processo verbale “Lotta alla mafia siciliana”.                 sicurezza pubblica
Da comandante della stazione incorre inizialmente in          che trova a Corleone
numerosi ostacoli per raccogliere prove e testimo-                è drammatica
nianze sulla delinquenza del luogo. Nessuno sembra
voler parlare. Poi alcuni cittadini iniziano a raccon-
targli dei reati che hanno subito perché si fidano di
lui. Bordonaro inizia così a interrogare e arrestar ma-
fiosi. Impiega un mix di tecniche per indurre i propri
interlocutori a confessare. Usa anche la sua profonda
fede cattolica, nella speranza di far breccia nell'animo
di mafiosi che hanno commesso numerosi delitti e

                                                              NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 23
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