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CRONACHE DI IERI
l’accaduto, si era messo sulle sue tracce. L’omicida, La fuga dell’omicida
inseguito e ormai braccato dai carabinieri, nel tentativo durò poco perché fu
di sfuggire alla cattura, tentò di nascondersi gettandosi subito intercettato
in un pozzo. dai carabinieri che
Tale soluzione segnò in realtà la fine della fuga del-
l’omicida e la conclusione dell’inseguimento da parte si erano messi
dei carabinieri, ai quali rimaneva tuttavia il problema sulle sue tracce
di raggiungere materialmente l’uomo per trarlo in
salvo e quindi in arresto. VICE BRIGADIERE COSIMO FRANCAVILLA
Il pozzo era alto all’incirca quindici metri e, osservando MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
l’uomo immerso nell’acqua fino al petto, si stimò
che il fondo era sommerso per almeno un metro e SOTTUFFICIALE IN SOTTORDINE, DOVENDO PROCEDERE CON
mezzo. Con una corda si calò per primo il Vice Bri- IL PROPRIO COMANDANTE DI STAZIONE ALL’ARRESTO DI UN
gadiere Cosimo Francavilla che, nella scura penombra INDIVIDUO AUTORE DI UN EFFERATO DELITTO, IL QUALE PER
della profondità, si trovò ad affrontare il catturando, SFUGGIRE ALLA CATTURA SI ERA GETTATO IN UN POZZO PRO-
il quale non aveva alcuna intenzione di essere recu- FONDO QUINDICI METRI, DANDO PROVA DI ATTACCAMENTO
perato ed era ancora armato del trincetto, ingaggiando AL DOVERE E SPREZZO DEL PERICOLO, SI FACEVA CALARE NEL
una violenta colluttazione. La lotta era furiosa e sul POZZO STESSO AFFRONTANDO AL BUIO L’ASSASSINO, CHE AN-
vice brigadiere, in difficoltà nel cercare di legare CORA BRANDIVA MINACCIOSO IL TRINCETTO OMICIDA, E
l’uomo, incombeva anche il rischio dell’annegamento! RIUSCIVA, DOPO VIVA COLLUTTAZIONE, A DISARMARLO.
Tempestiva e risolutiva fu la decisione del Carabiniere QUINDI, NONCURANTE DEL PERICOLO IMMINENTE DI ANNE-
Salvatore Melis di calarsi, con la stessa corda, nel GARE, TENTAVA DI LEGARE L’ASSASSINO CHE CONTINUAVA AD
pozzo per dare man forte al suo superiore nell’im- OPPORRE RESISTENZA E FINALMENTE, CON L’AIUTO DI UN
mobilizzare e rendere inoffensivo il ribelle. Avuta ra- ALTRO MILITARE, SOPRAGGIUNTO, RIUSCIVA ALLO SCOPO.
gione della sua forza lo legarono saldamente alla CONTRADA LA PISANA (ROMA), 3 LUGLIO 1929
fune e tutti e tre furono issati in superficie in pochi
minuti potendo così riprendere fiato. CARABINIERE SALVATORE MELIS
All’ardita operazione di servizio assistette anche un MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE
gruppo di persone che non mancò di esprimere sen-
timenti di soddisfazione per la cattura dell’omicida. DOVENDO PROCEDERE, CON MILITARI DELLA SUA STAZIONE,
Il tempo che ancora si trascorse sul posto, in attesa ALL’ARRESTO DI UN INDIVIDUO AUTORE DI UN EFFERATO DE-
che l’uomo e i militari coinvolti nella colluttazione LITTO, IL QUALE PER SFUGGIRE ALLA CATTURA SI ERA GETTATO
si riprendessero, prima di raggiungere con l’arrestato IN UN POZZO PROFONDO CIRCA QUINDICI METRI, DANDO
la sede della stazione, fu per gli altri carabinieri
una vera fatica per tenere a bada la folla e garantire PROVA DI ATTACCAMENTO AL DOVERE E SPREZZO DEL
l’incolumità dell’uomo minacciata dalla rabbia dei
presenti. Il successivo mese di settembre i due militari PERICOLO, SI FACEVA CALARE NEL POZZO STESSO PER PRESTARE
protagonisti del rocambolesco arresto ottennero dal MAN FORTE AD UN SOTTUFFICIALE, CHE DIBATTEVASI NEL
Comando Generale un encomio solenne quale prima FONDO CON IL CATTURANDO RIBELLE, RIUSCENDO QUINDI
attestazione di merito e, a distanza di un anno, il 9 ALLO SCOPO.
CONTRADA LA PISANA (ROMA), 3 LUGLIO 1929
18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II