Page 15 - Notiziario 2017-3
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CRONACHE DI IERI

     Gli aviatori americani furono identificati            reato e per diserzione, i componenti della scorta e gli
     dal signor Stucchi subito dopo lo sbarco              altri due carabinieri imbarcatisi con loro.
     al porto del Giglio. Successivamente chia-            All’ira nazista non sfuggì neanche l’Appuntato Curti
     mato in caserma dal Maresciallo Luchini,              poiché, in qualità di Comandante interinale dell’ex
     lo Stucchi procedette ad una verifica delle           posto fisso di Giannutri, fu ritenuto direttamente re-
     generalità dichiarate mediante un con-                sponsabile della diserzione dei Carabinieri Giampaoli
     fronto con le catenine in ferro che gli               e Fasano, venendo pertanto denunciato con l’accusa
     aviatori portavano al collo. Da ciò fu pos-           di omissione di rapporto.
     sibile stabilire che si trattava di quattro           Stessa sorte toccò anche al comandante Sirio Scotto e
     Ufficiali e sei aviatori identificati in:             ai membri dell’equipaggio del Maria Teresa, tutti de-
                                                           nunciati per arruolamento illecito di guerra.
     Richard M. Sigler; Robert F. Murphj;                  Il 3 novembre successivo il Maresciallo Luchini fu
     Myroaw Hemminganen; William F.                        vincolato agli arresti presso la Compagnia di Orbetello,
      Hesler; Warren L. Smit; Robert A.                    anche per non destare sospetti tra la milizia tedesca.
                                                           Dopo una quindicina di giorni il comandante della
           Owwen; Walter F. Zmunda;                        citata Compagnia Giuseppe Spano, lamentando in-
      Samuel W. Hines; Darrel Jihasten;                    sufficienza di personale, per sottrare il Sottufficiale ad
                                                           una probabile deportazione o detenzione presso un
                    Miller Daniel.                         duro carcere militare, lo destinò alla Stazione di Ma-
                                                           gliano. Per la sopravvenuta liberazione del territorio
il Maresciallo Luchini, l’artefice della fuga dei soldati  toscano il tribunale di guerra fascista di Livorno non
americani e dei carabinieri. Questi, quando il 24          fece in tempo a pronunciare alcuna sentenza. Ancora
ottobre fu certo dell’arrivo del Maria Teresa in           oggi tra gli abitanti del Giglio si tramanda con orgoglio
Sardegna, iniziò l’opera, quanto mai difficile, per        il ricordo di quella storia, che contribuisce a rendere i
tentare di mascherare le proprie responsabilità. Per       Carabinieri amati e ammirati sull’isola.
prima cosa segnalò, in modo alquanto evasivo, che vi       I militari dell’Arma non esitarono a mettere in pericolo
era il sospetto che il convoglio con i prigionieri e le    la propria vita pur di non venir meno ai propri valori
armi diretto alla Compagnia di Orbetello, non essendo      e alla fedeltà al governo legittimo del Sud.
ancora giunto in quella località, avesse invertito la      In particolare si ricorda il coraggio del Maresciallo
rotta per raggiungere la Corsica o la Sardegna.            Luchini, che con senso di responsabilità rimase al
Frattanto la notizia dello sbarco dei prigionieri si era   proprio posto, per rispondere del suo comportamento
diffusa in tutta l’isola raggiungendo anche le autorità    in prima persona ed evitare rappresaglie alla sua
germaniche. Le scuse accampate dal Maresciallo             famiglia e agli abitanti dell’isola.
Luchini non erano assolutamente convincenti. Fu            Si ricorda il comportamento eroico dei Carabinieri
subito aperta un’inchiesta. Molti furono i testimoni       che sposarono il progetto di fuga degli americani e si
ascoltati anche tra la popolazione civile. L’esito degli   ricorda anche l’atteggiamento dei militari dell’Arma
interrogatori, pur favorevoli, non valsero ad escludere    che, in quel caldo ottobre del 1943, non presero atti-
le responsabilità del Luchini. Pertanto il sottufficiale   vamente parte alla fuga ma riuscirono a mantenere il
fu accusato di procurata evasione e denunciato al Tri-     segreto e consentire la realizzazione del piano.
bunale Militare di Guerra.
Allo stesso tempo furono denunciati, per lo stesso                                                      Giovanni Salierno

                                                           NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 15
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