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CRONACHE DI IERI
di GIOVANNI SALIERNO
T ra le tante storie di mare, a volte epiche, a stello, un altopiano da dove si poteva osservare
vole drammatiche, che l’Isola del Giglio gran parte del territorio isolano, ed era comandata
ricorda ve ne è una che assume un valore dal Maresciallo Maggiore Salvatore Luchini.
particolare e sottolinea il forte legame di fiducia tra L’organico del reparto era costituito complessiva-
gli abitanti locali e i carabinieri. L’episodio risale al- mente da otto militari.
l’ottobre del 1943, durante l'occupazione tedesca Ricevuta nel primo pomeriggio la comunicazione dello
dell’Italia centrale. sbarco, il comandante della Stazione ordinò al Vice
Tutto accadde il 20 ottobre. Verso le ore 11, due Brigadiere Francesco Ferranti e a tre carabinieri di
barche da pesca, con a bordo 5 marinai, si imbatterono scendere rapidamente a Giglio Porto per prelevare i
in due canotti pneumatici occupati da dieci aviatori prigionieri e ottenere maggiori informazioni su quanto
americani. Erano alla deriva da quasi due giorni dopo fosse avvenuto quella mattina.
che l’aereo su cui viaggiavano era precipitato in mare Appena la pattuglia giunse al porto, il Ferranti si
per un’avaria al motore, a circa venti miglia dal punto attivò per rintracciare tra la popolazione un interprete.
in cui erano stati trovati. Con una breve manovra, Dopo varie ricerche fu individuato il signor Pietro
grazie a due grosse funi, i pescatori riuscirono ad ag- Stucchi, che aveva vissuto per qualche anno negli
ganciare i due canotti e a trainarli sino a Giglio Porto. Stati Uniti d’America e parlava molto bene l’inglese.
Giunti sull'isola gli aviatori, che per gli occupanti e Nel frattempo i prigionieri, esausti e disidratati, furono
per il regime di Salò dovevano essere considerati dei accompagnati presso una piccola locanda, dove ad
prigionieri di guerra, furono consegnati al Brigadiere attenderli, sparsasi in paese la notizia del loro arrivo,
della Regia Finanza Pasquale Del Vecchio, comandante si era radunata una piccola folla curiosa. Tra un sorso
la locale Brigata e facente funzioni di delegato di di vino e un boccone di cibo s’instaurò un clima
spiaggia. Il Brigadiere, senza perder tempo, avvisò molto familiare tra gli abitanti del Giglio accorsi alla
mediante telegrafo la Stazione Carabinieri e la Casa locanda e gli americani, che ben presto si ripresero
Comunale dell’inatteso arrivo. dalle fatiche del naufragio.
La Stazione Carabinieri, presente sull’isola sin dal L’atomsfera di cordialità ed ospitalità instauratosi
1861, nel 1943 aveva sede nella zona di Giglio Ca- mutò improvvisamente alle parole dell’interprete che,
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 11