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CARABINIERI DA RICORDARE

                                                                         giungere Adua, in avanzato territorio etiopico, sostando
                                                                         presso i vari cantieri presenti sul percorso per racco-
                                                                         gliere i vaglia degli operai. Nelle prime ore pomeridiane
                                                                         il furgone giunse in località Utok Emni, presso Mai
                                                                         Lahalà, dove si trovava il cantiere n. 1 della milanese
                                                                         Società Nazionale Trasporti Gondrand, che stava cu-
                                                                         rando l’ampliamento della strada che da Asmara
                                                                         giungeva ad Adua passando per Adì Ugri e Adì
                                                                         Qualà. Qui i numerosi operai – circa centotrenta –
                                                                         non avendo compilato per tempo i vaglia, indussero
                                                                         l’impiegato del servizio postale, tale Clemente Ruggiero,
                                                                         e il Carabiniere Litto a decidere di proseguire verso
                                                                         Adua, per passare, poi, nuovamente dal cantiere della
                                                                         Gondrand nel primo pomeriggio del giorno dopo,
                                                                         durante il viaggio di rientro ad Asmara.
                                                                         Il 12 febbraio, le operazioni di ricezione dei vaglia e
                                                                         del denaro durarono più del previsto, fino a tarda

IL CARABINIERE LITTO IN ALCUNE FOTO SCATTATE ALL’ARRIVO

   NELLA SAAR NEL DICEMBRE 1934 E NEI PRIMI MESI DEL 1935

annunciò da Piazza Venezia a Roma, l’iniziò delle
ostilità con l’Etiopia. Man mano che le truppe avan-
zavano penetrando in territorio abissino, nelle retrovie
il genio militare e ditte private, su commessa dello
Stato, procedevano al riattamento, dopo il passaggio
della furia bellica, delle strade e delle linee di comu-
nicazione. Molti operai italiani, ma anche eritrei ed
etiopici all’uopo ingaggiati, iniziarono a lavorare in
quei cantieri, presso i quali, con regolarità, passavano
i furgoni del servizio postale per distribuire e con-
temporaneamente raccogliere pacchi e corrispondenza
per l’Italia. Questi furgoni, raggiungendo le varie
zone disagiate del territorio africano, offrivano in
modo itinerante lo stesso servizio di un ufficio postale
fisso di città, per questo era sovente anche il trasporto
di valori e di denaro che il personale dei cantieri rice-
veva o spediva ai familiari in patria.
L’Arma dei Carabinieri Reali fu chiamata a fornire
col proprio personale un servizio di scorta ai furgoni
postali e, anche il Carabiniere Litto, così come altri
suoi parigrado, fu impiegato in tali servizi.
L’11 febbraio 1936, come già era accaduto altre
volte, venne comandato, insieme con uno zaptié,
ovvero un carabiniere indigeno, di scorta ad un
furgone postale che da Asmara avrebbe dovuto rag-

100 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II
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