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PAGINE DI STORIA

Un pomeriggio d’inverno del ‘44, con aria furtiva, un         La mattina del 25
signore magro, alto, avvolto nel suo pastrano, lasciò       aprile 1945, quando
l’istituto liceale ove insegnava lettere e, con passo ve-
loce, si diresse verso la parte orientale della città. Era        il Comitato
conosciuto come il prof. Vitaliano De Magistris. Dopo
circa venti minuti, l’insegnante entrò in una palazzina        di Liberazione
di due piani ove ad attenderlo e ad aprirgli la porta,
dando un occhiata fugace intorno per vedere se occhi         Nazionale dell’Alta
indiscreti o persone sospette fossero nei paraggi, era
il Colonnello Marcello, vestito in maniera trasandata            Italia ordinò
e con la barba incolta. I due entrarono nel salotto di
casa, aprirono la borsa e presero ad esaminare alcuni           l’insurrezione
documenti. L’ospite altri non era in realtà che il Te-
nente Colonnello Alterocca che, per proseguire l’atti-         generale, per gli
vità cospirativa in clandestinità, aveva assunto la falsa
identità del professor De Magistris.                         uomini della banda
I due erano lì intenti a preparare la seconda fase della
vita della “banda”, preludio alla lotta finale. Per            Marcello giunse
prima cosa, studiarono un piano per riconquistare e
riorganizzare la Legione Carabinieri Veneto all’atto         l’ora di riprendersi
della Liberazione. Il programma prevedeva l’attua-
zione di un dispositivo articolato su cellule in tutto il   la Legione di Padova
Veneto.
A dette cellule, all’organizzazione e alla preparazione        e di contribuire
dovevano provvedere il Capitano Corvo a Rovigo, il
Tenente Carretta a Treviso, il Capitano Lepore a Me-           alla liberazione
stre, mentre il Tenente Raia doveva occuparsi della
storica città lagunare di Venezia. La seconda cosa cui            del Veneto
prestarono attenzione fu la stesura di direttive per
riorganizzare la Banda Gelsomino, che operava sui           sioni partigiane, alla mattina del 25 aprile 1945,
Colli Euganei ed era stata disarticolata da un rastrel-     quando il Comitato di Liberazione Nazionale del-
lamento nazifascista. Prepararono inoltre un’attività       l’Alta Italia ordinò l’insurrezione generale. Per gli uo-
di formazione e di istruzione in favore dei capi parti-     mini della banda Marcello era giunta l’ora di
giani più giovani e privi di esperienza militare da pro-    riprendersi la Legione di Padova e di contribuire alla
porre nelle sedute del Corpo dei Volontari della            liberazione del Veneto dall’oppressore nazista.
Libertà. Infine, studiarono le modalità con le quali far    Il Colonnello Marcello ordinò la sorveglianza dei ma-
pervenire agli Alleati i riferimenti topografici necessari  gazzini e dei depositi di derrate alimentari onde evi-
affinché il lancio di paracadutisti, di armi o di generi
alimentari potesse avvenire senza incidenti o sorprese.
E si giunse così, tra retate tedesche alternate ad incur-

                                                            NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO II 81
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