Page 8 - Il Forestale n. 37
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© Archivio Porcinai
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t t t t Sono i profeti di una nuova alleanza fra ’60, le città sono cresciute a dismisura con
architettura e natura, i fautori di uno stile di
la costruzione di orrende periferie invivibili,
n n n n vita e di un modo di costruire che riporti fatte di mura che hanno cancellato le
campagne e di villette ed edifici che
l’umanità all’antico giardino dell’Eden.
e e e e di Paola Porcinai saldano un centro urbano all’altro, senza
lasciare spazio quelle strutture nelle quali
i i i i oschi e giardini sui tetti: è l’ultima una società si organizza e vive. Nelle aree
tendenza di alloggi superlusso
extraurbane del nord Italia il recupero dei
b b b b B delle grandi aree metropolitane paesaggi degradati viene attuato con
degli Stati Uniti come New York e
interventi di forestazione, come quello
m m m m Minneapolis. Non semplici prati, ma veri e lanciato dalla Regione Lombardia, che
propri boschi alti 6-10 metri piantati a varia
prevede la piantagione di 10 milioni di
altezza sui balconi di nuovi grattacieli o sui
alberi su un’area di 10.000 ettari, per
a a a a tetti di grandi magazzini, non solo perché migliorare la qualità di vita dei cittadini dal
punto di vista ambientale, ma anche
attraggono di più rispetto a squallidi
balconi o tetti di cemento, ma anche
perché offrono vantaggi ambientali come sociale ed economico con la creazione di
nuovi paesaggi collettivi gradevoli,
la purificazione dell’aria circostante, armonici e straordinari catalizzatori di
risparmi energetici e la protezione del risorse economiche ed imprenditoriali per
tetto dagli agenti atmosferici. il turismo, l’agricoltura e i servizi al
Architetti di fama internazionale come cittadino. Le aree industriali dismesse
Emilio Ambasz, sono i profeti e i poeti di costituiscono in Italia, come in altri paesi
una nuova alleanza fra architettura e sviluppati, pesanti fardelli che
natura, mentre il botanico e scienziato consideriamo e accettiamo come tributi
francese Patrick Blank crea giardini “in pagati al progresso e al benessere, realtà
verticale” rivestendo muri con alberi, ineluttabili del nostro modello economico.
arbusti e fiori grazie alle tecniche di Le superfici costellate da realtà industriali
coltivazione idroponica. Gli edifici con tetti frammentate e incontrollate sono state
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o pareti “vivi”, fatti di erba, arbusti e fiori, stimate 50 Km , considerando le zone
riportano la natura nelle zone interamente circostanti i grandi centri urbani. Anche se
costruite, dove non vi sono più spazi per gli interventi di bonifica sono costosi e
creare un giardino tradizionale. In Italia, le richiedono lunghi tempi di riqualificazione
città del nord vengono ripensate paesaggistica, nel Nord Italia vari territori
proponendo nuove aree residenziali più industrializzati sono stati recuperati e
verdi, con minor numero di auto e migliori reinventati: come “l’Environmental Park”
infrastrutture, come il progetto “Milano
di Torino che interessa un’area di 30.000
Il Forestale n. 37/2006 Norman Foster, che si estenderà su dell’IRI, primo parco scientifico-
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m , un tempo occupata dalle acciaierie
Santa Giulia” del celebre architetto
1.200.000 metri quadri nella zona sud est
tecnologico interamente dedicato
della città. Questi interventi testimoniano il
all’ambiente con servizi dedicati alla tutela
bisogno di “verde”, di paesaggi umani e di
del territorio e alle tecnologie
migliori condizioni di vita nelle aree urbane.
Nel secondo dopoguerra e fino agli anni ecocompatibili. A Milano, poi, sono attivi
piani di recupero e riqualificazione su aree
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