Page 11 - Il Forestale n. 37
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L L’’aallbbeerroo cchhee vveennnnee
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d daall cciieelloo
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Piccola e del Vallone Cecita in Sila Grande.
Questa conifera è legata ai climi temperati-
freddi, tipici del sud Europa; come l’Abete rosso
resiste alle gelate, ma ha bisogno del calore
estivo. Normalmente forma consorzi puri o misti
con l’Abete rosso sulle Alpi, con il Faggio in
Calabria, altrove con il Cerro. In Italia è distribuita
sulle Alpi e in modo frammentario lungo
l’Appennino fino all’Aspromonte. In effetti,
queste conifere provengono dal nord e in
Calabria sono arrivate spinte dalle calotte
glaciali che si spostarono verso sud nell’era
quaternaria, a partire da circa un milione di anni
fa. Quando i ghiacciai si ritirarono, diffusero i
semi degli abeti sui territori adatti alla loro N
ecologia. Una particolarità delle popolazioni
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meridionali di Abete bianco, in particolare di
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quelle che vanno dal Molise alla Calabria è che, a
grazie ad un’alta variabilità genetica e ad
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un’evoluzione differente dai loro simili tedeschi t
e austriaci, sono molto più resistenti alle piogge
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acide. Per questo motivo, oggi i loro semi a
compiono a ritroso il percorso fatto un milione
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di anni fa e ritornano da dove sono partiti, con la l
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missione di salvare le abetine centroeuropee
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dall’aggressione delle temibili piogge. e
Prima di poterlo prelevare, i Forestali hanno
© L. Di Battista NPA/CfS effettuato vari tentativi, poiché la nebbia e la
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pioggia hanno impedito all’elicottero di
raggiungere il Gariglione. L’albero si trovava ai
piedi del monte a 1.350 metri di quota, a circa
12 chilometri dalla più vicina strada carrozzabile
e proprio questa distanza ha reso necessario
L’abete è stato agganciato con un cavo d’acciaio lungo
65 metri. l’impiego di un elicottero per il trasporto. La
scelta è caduta sull’elicottero Erickson S64F
“Nuvola Rossa” del Corpo forestale dello Stato:
Il gigantesco abete bianco destinato a Piazza la gru dei cieli ha una portata massima di 11.450
San Pietro ha iniziato il suo lungo viaggio in una chili, molto vicina al peso della pianta, oltre 9
foresta del Massiccio del Gariglione nella Sila tonnellate. Per ridurre il carico è stato deciso di
calabrese, dove con un’operazione tagliare l’albero a circa 4 metri da terra, per cui
spettacolare estremamente complessa, la gli operai della Forestale di Catanzaro hanno
pianta è stata prelevata da un elicottero del realizzato un’impalcatura di ferro che ha cinto il
Corpo forestale dello Stato. tronco fino all’altezza a cui è stata tagliata la
pianta. L’albero è stato fissato al gancio
i tratta di un abete bianco (Albies alba) baricentrico di “Nuvola Rossa” con un cavo
alto 34,60 metri – il più alto tra gli alberi di d’acciaio lungo 65 metri e spesso 25 millimetri.
S Natale donati allo Stato del Vaticano – e La pianta è stata poi trasportata fino allo
dal peso di circa 95 quintali, con una svincolo stradale di Silvana Mansio, dove è
circonferenza di quasi tre metri. È stato stata scaricata, per essere poi trasportata da
individuato dagli esperti del Corpo forestale una gru su un autoarticolato destinato a
dello Stato di Catanzaro in località “Cingoli” nel Cosenza, scortato da due “volanti verdi” della
comune di Taverna, nella Sila Piccola. Per Forestale, per poi partire alla volta di Roma.
individuare la pianta giusta, i Forestali hanno Le operazioni di terra sono state coordinate dal
impiegato circa sette giorni. Se si pensa alla Comando Regionale del Corpo forestale dello
Calabria non viene automatico associarla né al Stato per la Calabria e hanno partecipato uomini
Natale, quello bianco e pieno di neve da sempre e mezzi dei Comandi Provinciali di Cosenza e
icona dei paesaggi nordici, e neppure agli abeti, Catanzaro, Centro Operativo Aeromobili di Il Forestale n. 37/2006
conifere alte fino a 50 metri. Niente di più Lamezia, Ufficio Territoriale per la Biodiversità di
sbagliato: la Calabria ospita popolazioni di abeti Catanzaro, Comando Stazione di Gariglione,
di gran pregio nei complessi boschivi del Monte Coordinamenti Territoriali per l’Ambiente (CTA)
Gariglione, di Macchia dell’Orso nella Sila della Sila, di Monaco e di Zagarise.
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