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chiamata a raccolta la sua numerosa         messo da parte cibo per l’inverno per
             famiglia, cominciò a impartire gli ordini per  andare in letargo. Andò a dormire con la
             la ritirata invernale: “avanti, marciare, tu  morte nel cuore sapendo che forse si
             porta il fieno nella tana, tu controlla che i  sarebbe svegliata nelle grinfie della
             camini per l’aria siano ben sgombri. Allora,  volpe, della lince o dell’aquila. Il mattino si
             è tutto a posto?” Al coro di sì, papà       svegliò che l’aria era fredda e il cielo terso
             marmotta si mise all’ingresso e lasciò che  e cristallino: intorno a lei era tutto bianco
             la moglie e i tre piccoli gli sfilassero davanti  immacolato, quello che temeva era
             imboccando il tunnel che portava alla       avvenuto. Una coltre di neve si
             comoda e calda tana                                   estendeva ininterrotta su
             sotterranea. Quando tutti                                  rocce, prati, boschi.
             furono entrati sotto                                           Adesso non poteva
             terra, diede uno                                                  più nascondersi,
             sguardo al cielo                                                    ma… miracolo!
             verso la cima                                                        La lepre non
             della                                                                 credeva ai
             montagna,                                                              suoi occhi:
             livido di                                                               era
             nuvole che                                                              diventata
             sembravano                                                              tutta                 a
             di ghiaccio,                                                            bianca,
                                                                                                           a
                                                                                                           a
                                                                                                           a
             borbottò il                                                             candida               n
             suo                                                                    come la
                                                                                                           n
                                                                                                           n
                                                                                                           n
             commiato e si                                                         neve. Provò a           i
                                                                                                           i
                                                                                                           i
                                                                                                           i
             infilò dentro                                                       spolverarsi
             avendo cura di                                                    credendo che                m
             sistemare una bella                                             fossero i fiocchi
                                                                                                           m
                                                                                                           m
                                                                                                           m
             pietra tonda all’imbocco                                     deposti sulla pelliccia,
                                                 © R. Mistralini NPA/CfS                                   a
             della tana per chiudere alla                             ma niente, restava bianca.
                                                                                                           a
                                                                                                           a
             perfezione il tunnel.                            Era proprio lei che era cambiata ed          l
                                                                                                           a
             Era rimasta solo lei, la lepre.             era perfettamente mimetizzata con la              i
                                                                                                           l
                                                                                                           l
                                                                                                           l
             Cominciarono a scendere i primi fiocchi     neve e invisibile a chiunque.
                                                                                                           i
                                                                                                           i
                                                                                                           i
             candidi dal cielo, diventato                Evviva! Saltò per la gioia nella neve fresca
             improvvisamente nero. Poco a poco la        e capì che la natura non l’aveva
             neve iniziò a far presa sul terreno e ben   dimenticata: anche per lei aveva
             presto tutto sarebbe diventato bianco.      escogitato un sistema per consentirle di
             Bianco come un lenzuolo e lei, la lepre,    superare l’inverno. La lepre allora si
             marrone come il cioccolato, l’avrebbero     allontanò nella neve, alla ricerca di qualche
             vista tutti: aquile, volpi, lupi, falchi. La  amico con cui condividere la gioia per
             lepre non aveva una tana, non aveva         l’insperata sorpresa.
                                              O OLLTTRREE LLAA FFAAVVOOLLAA
               La lepre bianca, chiamata anche lepre alpina o lepre variabile, vive nelle Alpi e nelle estreme
               regioni settentrionali dell’Europa ed è uno di quegli animali che cambia il colore a seconda
               delle stagioni. Di color marrone d’estate, d’inverno diventa bianca come la neve: in questo
               modo sia d’estate che d’inverno può mimetizzarsi con il terreno e nascondersi ai suoi
               predatori. Altri animali cambiano colorazione all’approssimarsi dell’inverno, come la pernice
               e l’ermellino, che da marrone diventa bianco fatta eccezione per la punta della coda che
               resta nera. Per molte specie l’inverno significa letargo, cioè un lungo periodo di inattività in
               una tana ben protetta. Il ritmo cardiaco si riduce: a volte si hanno tre o quattro pulsazioni al
               minuto, la temperatura corporea si abbassa, il grasso accumulato sotto la pelle poco a
               poco viene metabolizzato per fornire l’energia necessaria all’organismo. Così superano
               l’inverno marmotte, ghiri e orsi. Altri animali mettono da parte provviste alimentari: la
               nocciolaia e lo scoiattolo accumulano pinoli, noci, nocciole, ghiande e nascondono i loro
               depositi sul terreno, sotto un mucchietto di foglie. La neve coprirà tutto, ma i piccoli animali
               dando prova di memoria e di capacità di orientamento troveranno i depositi di cibo e            Il Forestale n. 37/2006
               potranno così superare l’inverno. A volte, però, la memoria li tradisce, i pinoli e le ghiande
               restano allora inutilizzati e cominciano a germogliare, lasciando così che il bosco avanzi.


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