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CONCLUSIONI


          Sono trascorsi oramai circa undici anni da quando il Legislatore italiano,
          con la L. n. 296/2006, ha cominciato a prendere consapevolezza del
          tema dei “biomateriali” e in particolare dei sacchetti “biodegradabili”
          (come visto sopra un “accenno” di intervento, molto più embrionale,
          vi era stato anche nel 1988). Questa tipologia di imballaggi ha rappre-
          sentato in particolare il primo significativo banco di prova della bio-
          economia nell’ordinamento giuridico nazionale, in un delicato crocevia
                                                                  tra standard tecnici
                                                                  armonizzati  (EN
                                                                  13432), complesso
                                                                  equilibrio  (gerar-
                                                                  chia?) tra libera cir-
                                                                  colazione    delle
                                                                  merci da un lato e
                                                                  tutela    dell’am-
                                                                  biente  dall’altro,
                                                                  regolamentazioni
                                                                  tecniche e relative
                                                                  procedure a livello
                                                                  europeo (c.d. noti-
                                                                  fica  TRIS,  Diret-
                                                                  tiva  2015/1535),
                                                                  controlli  ambien-
                                                                  tali  e  connesse
                                                                  analisi e strumen-
          tazioni tecniche, apparato sanzionatorio. L’evoluzione normativa nazionale
          (con la messa al bando degli shopper monouso non biodegradabili e com-
          postabili, con focus dunque sul fine vita dei prodotti) ha influenzato l’or-
          dinamento europeo (Direttiva 2015/720 sui lightweight plastic carrier bags,
          che consente le marketing restrictions e riconosce il valore dei sacchi
          biodegradabili e compostabili) ed è stata a sua volta influenzata (in un
          processo di osmosi bidirezionale) da tale direttiva e dalle relative legi-
          slazioni di recepimento di altri Paesi UE (si veda ad es. quella della Fran-
          cia sui sacchi ortofrutta compostabili e biobased). È il caso appunto
          delle borse di plastica ultraleggere (sotto i 15 micron richieste a fini di
          igiene o fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi), rispetto




           72          I Quaderni                             Rivista Tecnico-scientifica ambientale
                                                              dell’Arma dei Carabinieri
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