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Tutela della flora spontanea in Italia


            globale per la conservazione e la protezione dell Alpi.
               Impegnano gli stessi a prendere misure adeguate nei seguenti campi:
            a) Popolazioni e cultura. Rispetto, conservazione e promozione del-
               l’identità culturale e sociale delle popolazione locali, anche con la tu-
               tela degli interessi economici delle popolazioni alpine;
            b) Pianificazione territoriale. Si devono tenere in considerazione i rischi
               naturali, la prevenzione di utilizzazioni eccessive o insufficienti e il
               mantenimento o il ripristino di ambienti naturali;
            c) Difesa del suolo. Utilizzazione di tecniche di produzione agricola e
               forestale che rispettino il suolo;
            d) Foreste montane. Conservazione e ripristino della funzione della
               foresta, in particolare quella protettiva, attuando una selvicoltura
               naturalistica in grado di non danneggiare le foreste, tenendo co-
               munque conto delle condizioni economiche più difficoltose della
               regione alpina;
            e) Protezione della natura e tutela del paesaggio. Tale da garantire sta-
               bilmente l’efficienza degli ecosistemi, la conservazione della flora e
               della fauna e dei loro habitat, la capacità rigenerative e la continuità
               produttiva delle risorse naturali, nonché la diversità, l’unicità e la bel-
               lezza della natura e del paesaggio.


            Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa
               alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della
               flora e della fauna selvatiche
               Tale direttiva è entrata in vigore il 10 giugno 1992; l’Italia ha dato at-
            tuazione con Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997,
            n. 357, “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE re-
            lativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché
            della flora e della fauna selvatiche”.
               La Comunità Europea con questa direttiva, meglio nota come “di-
            rettiva habitat”, ha voluto dare pratica attuazione all’obiettivo essenzia-
            le perseguito dalla stessa nell’ambito della salvaguardia, protezione e     9
            miglioramento della qualità dell’ambiente, conformemente all’articolo       n.  -
            130 R del trattato.                                                         III
               A tanto si è giunti per raggiungere lo scopo principale che è quello di
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