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Acqua come fonte di sicurezza alimentare
alimentari in funzione dell’incremento dei salari e della crescente urba-
FOCUS nizzazione. Ci si aspetta che la popolazione urbana cresca dal 43 per
cento della popolazione mondiale, rilevato nel 1990, al 61 per cento
previsto per il 2030.
Al crescere del reddito avverrà una variazione nelle coltivazioni pri-
ma dal mais ed altre granaglie al riso e, in seguito, dal riso al grano.
Contemporaneamente, si modificheranno le preferenze dai cereali alla
carne ed al pesce, con una richiesta crescente verso mais e altre grana-
glie per alimentare gli animali. L’aumento della popolazione e le modi-
fiche nelle preferenze alimentari, avranno come risultato una pressante
domanda di produzione di cibo, indipendentemente dal fatto che si
modifichino il genere di cereali richiesti per alimentazione umana e del
bestiame, e la combinazione di cereali e prodotti animali nella dieta. Le
previsioni ipotizzano che, nel corso dei prossimi 30 anni, la produzione
totale crescerà quindi in maniera superiore a quanto non sia richiesto
dalla semplice crescita demografica. Sebbene si preveda che aumente-
ranno le importazioni nette di generi alimentari, gran parte dell’incre-
mento della domanda sarà soddisfatto dalla produzione interna.
Si può soddisfare una crescita della domanda in tre modi principali:
• incrementando la resa
• incrementando l’area di suolo arabile
• incrementando la frequenza dei raccolti (numero di raccolti per anno)
Nel corso degli ultimi 30 anni, gran parte della crescita (più di tre
quarti) è provenuta da incrementi della resa, principalmente quale risul-
tato della Rivoluzione Verde. Ci si aspetta che questo avvenga anche nel
corso dei prossimi 30 anni nei paesi in via di sviluppo; circa il 69 per
cento della crescita di produzione sarà soddisfatto da un incremento
della resa, il 12 per cento da una crescita della frequenza dei raccolti ed
il resto da un aumento della superficie coltivabile.
Gran parte della crescita della produzione agricola proverrà da suolo
irrigato, tre quarti del quale in paesi in via di sviluppo. Attualmente, circa
il 20 per cento dei terreni agricoli in detti paesi è irrigato e vi si coltiva
circa il 40 per cento della produzione agricola nazionale. Durante gli ul-
timi 30 anni, le aree irrigate si sono espanse di circa il 2 per cento annuo,
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fornendo un incremento totale di circa 100 milioni di ettari nel periodo
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