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Conoscere il fuoco per poterlo affrontare


               il comburente, generalmente l’ossigeno contenuto nell’aria o nelle mo-

         FOCUS  lecole di una certa sostanza: è quindi una reazione chimica di ossidazio-
               ne violenta.
                  Si può ad esempio avere una reazione di combustione fortemente
               esotermica, che si svolge cioè con sviluppo di calore, fra il carbonio e
               l’ossigeno:
                  - C (12g) + O (16g) = CO (28g) + 26.000 cal.
                  Oppure:
                  - C (12g) + O 2 (32g) = CO 2 (44g) + 94.385 cal.
                  O ancora:
                  - CO (28g) + O (16g) = CO 2 (44g) + 68.100 cal.
                  Dalla seconda reazione si vede che 12 grammi di carbonio sviluppa-
               no 94,385 Kcal che costituiscono il calore di combustione del carbonio;
               ogni sostanza combustibile ha un suo potere calorifico (o calore di
               combustione). Sempre dalla stessa reazione si vede che una “unità”
               (grammo-molecola) di carbonio si combina con una “unità” (grammo-
               molecola) di ossigeno per dar luogo alla formazione di una “unità”
               (grammomolecola) di anidride carbonica, fornendo anche 94,385 kca-
               lorie. Tale reazione può avvenire solamente in presenza di ossigeno in
               quantità sufficiente; se l’ossigeno è scarso si ha la prima reazione con
               formazione di monossido di carbonio.
                  È da tener presente che il processo di combustione (che non riguar-
               da solo il carbonio) può avvenire anche in assenza di aria laddove siano
               presenti sostanze particolari che contengono nelle loro molecole ossige-
               no a sufficienza per poter bruciare, come la celluloide e alcuni esplosivi.
                  A noi interessa però in particolare la combustione del carbonio.


               Temperatura di autoaccensione o di ignizione
                  Tutti sanno per esperienza diretta che la maggior parte delle sostan-
               ze combustibili possono essere conservate all’aria, cioè in contatto di-
               retto con l’ossigeno, senza che abbia inizio alcun processo di combu-
               stione; se però scaldiamo progressivamente la massa del combustibile,
               cioè se forniamo calore aumentando la temperatura del corpo, a un cer-
               to punto ha inizio il fenomeno della combustione. Affinché si possa ve-
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               rificare la combustione e quindi un incendio è necessaria la contempo-
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