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Progetto SIMIB: mappe degli incendi e valutazione dei danni da oggi a portata di mouse


                  • si è cercato per quanto possibile di effettuare i sorvoli a distanza

         FOCUS       massima di 20 giorni dall’incendio; dopo tale periodo infatti l’im-
                     pronta dell’area percorsa dal fuoco risulta meno riconoscibile a
                     causa del rinnovo della vegetazione;
                  • l’elaborazione delle immagini è stata fatta nel sistema di proiezio-
                     ne UTM33N, datum European 1950 per un fattore di compatibili-
                     tà con la base dati geografica in possesso;
                  • come ultimo passaggio i risultati delle elaborazioni sono stati tra-
                     sformati nel sistema di riferimento Gauss-Boaga fuso Est, datum
                     Roma 40 per poter essere rappresentati nel SIM.


               Ricezione e organizzazione dei dati incendio
                  Questa parte iniziale del processo metodologico ha avuto come
               obiettivo quello di acquisire i dati incendio dal Corpo forestale dello
               Stato, organizzarli in un database e pianificare l’attività di volo. Tutti i
               dati incendio sono stati inseriti ed elaborati in un database in formato
               Excel (*.xls) nel quale ad ogni incendio è stato assegnato un codice uni-
               voco denominato CIS (Codice Incendio SIMIB) che lo accompagna
               per tutta la sua “storia”. Per ogni incendio sono stati associati i seguen-
               ti dati: data dell’incendio, provincia, comune, località segnalata nella
               scheda giornaliera o direttamente dal Corpo forestale dello Stato, su-
               perficie boscata, superficie non boscata e superficie totale percorsa dal
               fuoco segnalata in prima istanza dal Corpo forestale dello Stato. A que-
               sti dati ne sono stati aggiunti altri, utili per la pianificazione e l’effettua-
               zione dell’attività di volo, come: la quota stimata del toponimo, le coor-
               dinate del punto in UTM fuso 33 e datum E50; latitudine e longitudine
               in datum WGS84, CTR in scala 1:10.000 e ortofoto di riferimento, tavo-
               letta IGM in scala 1:25.000 più degli eventuali commenti che possono
               risultare utili al momento dell’elaborazione delle foto degli incendi.
                  Una volta ottenuti i dati informatizzati AIBFN, ad ogni incendio,
               identificato dal toponimo e dalla data dell’evento, sono stati assegnati al
               database i dati della relativa scheda AIBFN. Questi dati utilizzati al mo-
               mento dell’elaborazione delle foto sono: numero della scheda AIBFN
               informatizzata, codice ISTAT del comune, località segnalata, coordina-
          Anno
          II
               te del punto incendio, superficie boscata, non boscata e totale bruciata
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