Page 47 - silvaeanno02n05-010-010-editoriale-pagg.006.qxp
P. 47
Il fuoco: fonte di energia e potere distruttivo
le foreste di quella catena di monti, che ancora per questo fatto conser-
FOCUS va il nome di Pirenei. Quelle della Sardegna furono distrutte da Jolaus e
da Aristeo, figlio di Apollo e di Cirene; altre altrove, ma la memoria
n’anda perduta».
Sempre per quanto riguarda gli aspetti distruttivi, è opportuno ricor-
dare l’incendio del Tempio di Diana (nel 356 a.C.) in Efeso, ad opera di
Erostato o la distruzione della biblioteca di Alessandria (48 a.C.) adde-
bitata ai soldati di Cesare.
La stessa Bibbia, nel libro dei Giudici, tratta di uno dei primi incen-
di dolosi che la storia, così complessa ed articolata dell’uomo, ricordi. Si
legge a proposito della vendetta di Sansone (15, 3-5): «Andò a cattura-
re trecento volpi, e prese delle torce. Legò le code delle volpi a due a
due assieme ad una torcia. Poi accese le torce e lasciò scappare le volpi
per i campi dei Filistei. Così bruciò tutto il grano, sia quello già raccol-
to, sia quello ancora da tagliare; bruciarono anche vigne ed oliveti».
L’incendio lungo il suo cammino non risparmia coltivazioni e insediamenti dell’uomo
Altre volte l’uomo si è servito del fuoco per distruggere sì il bosco
Anno
ma finalizzando il tutto per acquisire nuove terre alle proprie esigen-
II
-
n.
5
50 SILVÆ