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Individuare gli incendiari, fermare i piromani
columità delle popolazioni colpite con frequenza da questo fenomeno.
FOCUS Gli specifici rapporti di raccolta delle informazioni redatti dal persona-
le del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivi, dall’anno 2000 ad og-
gi, dopo ogni arresto effettuato dalle strutture operative del Corpo fore-
stale dello Stato, hanno mostrato in modo inequivocabile l’efficacia del-
l’azione repressiva sul fenomeno, valida, a seconda le situazioni, a blocca-
re e ridimensionare gli incendi, nel breve periodo o nel lungo periodo.
La risoluzione della complessa problematica può avvenire aggreden-
do e definendo con azioni che incidono in modo preventivo e risoluto le
numerose e diverse cause che sono alla base dei comportamenti colposi
o dolosi di incendio, avendo ben chiaro che la percentuale di eventi in-
cendiari originati da cause naturali (eruzioni vulcaniche, fulmini) o da
cause accidentali (scintille prodotte dai treni) rappresentano una percen-
tuale assolutamente non significativa per la definizione del problema.
Il Corpo forestale dello Stato è l’unica Amministrazione impegnata
da sempre in questo settore in modo complessivo nelle attività di pro-
tezione civile, sicurezza pubblica ed ordine pubblico. Per questo il
Corpo propone con continuità, con passione, con professione e con
estremo senso del compito affidatogli, azioni risolutive ed innovative.
Gli indirizzi futuri, relativamente alle attività di prevenzione e repres-
sione dei reati, dovranno essere rivolti ad attuare progetti migliorativi
della capacità di conoscenza e penetrazione del fenomeno:
1. organizzazione del personale in attività investigative, di reperta-
zione tecnica sui luoghi di incendio e di rilevazione delle aree per-
corse dal fuoco, in raccordo con il personale impegnato nelle atti-
vità di spegnimento e coordinamento degli incendi;
2. particolare approfondimento delle indagini mirate a contesti asso-
ciativi;
3. coinvolgimento delle altre Forze di Polizia nei servizi di preven-
zione del fenomeno da realizzarsi in sede di Comitato Provinciale
per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica;
4. miglioramento dell’azione di prevenzione attraverso l’applicazione
delle sanzioni di tipo amministrativo e dei divieti previsti dalla legge;
5. miglioramento della professionalizzazione del personale;
Anno
II
6. realizzazione di un programma specifico a supporto dell’analisi
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