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Individuare gli incendiari, fermare i piromani
Si è data costante assistenza in questi anni agli Uffici periferici impe-
FOCUS gnati nelle attività di lotta ai reati di incendio boschivo, con apparecchia-
ture specialistiche per le attività di O.C.P. (Osservazione, Controllo e
Pedinamento) specifici per le indagini da svolgersi nei territori rurali e
montani, fornendo gli automezzi e promuovendo numerose riunioni
operative.
Sono state stipulate specifiche Convenzioni con:
• l’Università della Tuscia di Viterbo in merito alla metodologia di
individuazione del punto di inizio degli incendi (M.E.F. - Metodo
delle Evidenze Fisiche);
• l’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del C.N.R. di
Padova finalizzata all’analisi ed all’individuazione delle tracce la-
sciate dagli inneschi di rapida dissolvenza e all’attività tecnica di
repertazione degli ordigni e degli inneschi adoperati;
• Legambiente ed il WWF Italia per l’ausilio che i volontari delle
Associazioni ambientaliste maggiormente presenti sul territorio
possono offrire nelle attività di prevenzione e repressione dei rea-
ti di incendio boschivo.
Si è dato supporto investigativo ed operativo agli Uffici periferici
nelle seguenti operazioni:
• anno 2000 - Tramonti (SA);
• anno 2003 - Isola del Giglio (GR); Fondi (LT); Castelfusano
(Roma);
• anno 2004 - Ischia (NA); Isola d’Elba (LI); Monti Pisani (LU);
Castelfusano (Roma);
• anno 2005 - Lucca; Isola d’Elba; Imperia.
L’attività di indirizzo, supporto e formazione effettuata ha consenti-
to agli Uffici periferici di potenziare le indagini sul territorio, dando
continuità all’azione di contrasto in modo organizzato ed efficace, non
più episodica e limitata nel tempo.
Operazioni di particolare rilievo sono state effettuate inoltre:
• dal Comando Regionale della Calabria per l’indirizzo unitario im-
posto nelle indagini nelle Province di Cosenza, Reggio Calabria,
Anno
Vibo Valentia e Crotone;
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