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L’economia della foresta: strumenti di analisi e di intervento


               maggiore disponibilità di dati statistici, al crescente scambio di informa-
               zioni tra discipline (scienze della terra, geologia, biologia ed economia
               sembrano oggi integrarsi) e di metodologie econometriche specifiche
               che consentono di pervenire a valutazioni sempre più affidabili.
                  Ricorrendo a questi metodi è perciò possibile pervenire ad una valu-
               tazione monetaria della foresta che sarà tanto più distante dal mero va-
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               lore di mercato, spesso coincidente semplicemente con il valore del le-
               gname da essa traibile (cioè neanche con il valore di tutti i beni di mer-
               cato o commerciabili, ma soltanto di quello più importante che è ap-
               punto il legname), quanto più saremo disposti a considerare i beni
               “pubblici globali” e le “generazioni future” ossia quanto più riconoscia-
               mo l’importanza del valore di esistenza. Dalla corretta considerazione
               dei valori di uso e di esistenza di tutti i beni e servizi (privati e pubblici,
               presenti e futuri) forniti da una foresta è quindi possibile pervenire al
               suo valore economico totale come bene capitale e con ciò a conoscere il “co-
               sto” delle decisioni che implichino la sua distruzione. 8
                  Tra i metodi di valutazione vogliamo accennare a due, il travel cost o
               costo del viaggio e la contingent valuation o valutazione contingente. Il primo è
               specifico e serve per conoscere il valore economico di un’area destina-
               ta a parco mentre il secondo è generale e può essere utilizzato per la va-
               lutazione economica di qualsiasi bene ambientale che non abbia prezzo
               di mercato e non sia neanche collegabile al prezzo di mercato di un al-
               tro bene. I due metodi godono oggi di molte applicazioni concrete e se
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               il primo ha un’applicazione maggiormente consolidata, è il secondo che
               fa al momento registrare il maggiore incremento nella sua utilizzazione.
               L’idea che sta alla base del metodo costo del viaggio è quella di estendere
               la teoria della domanda del consumatore e dare particolare risalto al va-
               lore del tempo per il singolo consumatore e per i gruppi di consumato-
               ri che scelgono di visitare un certo parco del quale vogliamo ottenere il
               valore. Per visitare il parco non solo il visitatore è disposto a pagare il
               prezzo di ingresso (quando esiste) e il prezzo del trasporto ma è eviden-
               temente disposto a rinunciare al reddito che potrebbe ottenere se desti-
               nasse il suo tempo, invece che alla visita del parco, alla propria attività
               lavorativa. Il valore della visita al parco deve pertanto includere il costo
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               opportunità del proprio tempo (maggiore è il reddito cui si rinuncia de-
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