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Il reato di inondazione, frana e valanga


               Nel caso del reato di inondazione, frana e valanga l’oggetto della
            tutela prevista dal legislatore è costituito, a parere dello scrivente, oltre
            che dalla incolumità pubblica, anche dal diritto di ogni singolo cittadi-
            no alla sicurezza del territorio in cui vive. Si tratta, quindi, di un delitto
            plurioffensivo: viene messa in pericolo non solo l’incolumità di una
            determinata collettività, ma anche l’integrità di un ecosistema locale.
               L’inondazione, la frana e la valanga, infatti, sono fenomeni che por-
            tano con sé conseguenze disastrose, non solo per le persone ma anche
            per la fauna, la flora e tutte le risorse naturali colpite dall’evento. La
            previsione di questo reato fornisce, così, alla polizia giudiziaria un utile
            strumento per reprimere i grandi disastri ambientali causati dall’azio-
            ne o dall’omissione dell’uomo e consente, quindi, di punire tutti quei
            comportamenti illeciti che mettono seriamente a rischio la sicurezza
            del territorio, su cui insiste una determina collettività ed un determi-
            nato ecosistema.
               Pertanto, da un punto di vista dottrinale, questo reato, proprio per-
            ché posto a tutela anche del territorio, può essere inserito tra i reati
            ambientali.
               Per territorio non si deve intendere solo quello esclusivamente natu-
            rale. La nozione di tutela del territorio deve essere interpretata in
            maniera estensiva fino a ricomprendere l’intero habitat dell’uomo,
            ovvero il territorio comprensivo non solo di tutti i fattori biotici e abio-
            tici in esso presenti (fauna, flora, suolo, clima, temperatura…), ma
            anche di tutte le opere e di tutte le costruzioni umane ed indipenden-
            temente dalla presenza di eventuali rilievi estetici.
               La nozione di territorio, quindi, non si riferisce soltanto agli ambien-
            ti naturali in senso stretto, quale un lago alpino, una guglia, una torbie-
            ra montana, una larici-cembreta, una pecceta in associazione ad un
            rodoreto-vaccinieto, una brughiera a ginepro nano ed uva ursina, una
            faggeta di notevole pregio paesaggistico, un bosco di ripa formato da
            salici, ontani e luppoli, un versante collinare ricoperto da un orno-
            ostrieto, una foresta planiziale formata da pioppi, farnie e lecci, una
            pineta a pino domestico o la macchia mediterranea con la gariga e le         .3
            dune, ma anche a situazioni concrete dove l’uomo vive, opera, stazio-        oI-n
            na o transita: si riferisce, in sostanza, ad un territorio, naturale certa-  n
                                                                                         n
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