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La proprietà forestale


            metodi basati sul valore di ricostruzione e di surrogazione; modelli
            simulativi per evitare danni, secondo il concetto di costo alternativo o
            quello del costo-opportunità; come anche si valuta l’utilità percepita dai
            visitatori del bosco, ovvero si quantifica il richiamo turistico, stimato
            sulla disponibilità a pagare un costo per accedere in ambiti protetti.
               Ad esempio, il metodo del costo alternativo del Prodan valuta le possi-
            bili destinazioni urbanistiche del terreno boscato e la mancata trasfor-
            mazione del bosco comporta un mancato guadagno e questo rappre-
            senterebbe il valore minimo del bosco.
               Tali criteri di valutazione, non esenti da critiche, pur tuttavia hanno
            il riconosciuto merito di tendere a massimizzare in termini economico-
            finanziari l’utilità sociale della foresta.
               Il Patrone, con il metodo deduttivo, ha tentato una quantificazione
            di massima del “prodotto lordo dei boschi italiani” con riferimento
            anche alla tutela idrogeologica.
               Il valore del servizio idrogeologico, stimato sulla base  dell’interesse
            annuo relativo al costo di un ettaro di rimboschimento per la superficie boschi-
            va vincolata ai fini idrogeologici, all’attualità oscillerebbe tra i 10 e i 12
            miliardi di euro.
               La valutazione della funzione idrogeologica del bosco è di notevole
            importanza per esprimere la fattibilità economica degli interventi pub-
            blici miranti alla difesa del suolo, quali sono le sistemazioni idraulico-
            forestali.
               Nella valutazione dei benefici apportati dalle predette sistemazioni
            montane si può far riferimento al costo opportunità, per cui il costo di un
            simile progetto si identifica con quella quota di reddito a cui la colletti-
            vità deve rinunciare a favore di una azione generale di tutela.
               Maggiore è il grado di dissesto e di pericolosità, più elevato sarà il
            beneficio sociale e per altro verso minore l’intensità dei tagli e la pro-
            duttività legnosa. Ne consegue che l’utilità sociale del bosco quale fat-
            tore di tutela idrogeologica è spesso in rapporto di trade-off con la pro-
            duttività privata. Ciò giustifica l’elevato costo delle sistemazioni mon-
            tane, l’apposizione dei vincoli e gli aiuti finanziari concessi a favore dei  .3
            rimboschimenti volontari ed obbligatori. Mentre le produzioni dirette        oI-n
            sono godute unicamente dal proprietario, le utilità sociali vanno a favo-    n
                                                                                         n
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