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La proprietà forestale
necessità per la vita dell’uomo, per la sua sicurezza, contro il pericolo
di frane e di improvvise piene, per mantenere l’equilibrio del pianeta.
Per tali ragioni il bosco va preservato dal diffuso disboscamento.
I terreni strappati alla foresta equatoriale e divenuti poi aridi o deser-
tici sono aumentati in questo secolo del 140%, passando da 12 milioni
a 28 milioni di chilometri quadrati.
Il ritmo degli abbattimenti è aumentato nel tempo ad una velocità di
30 ettari al minuto, il che vuol dire la distruzione di 160mila chilometri
quadrati l’anno.
Secondo stime recenti, negli ultimi 100 anni nel mondo sono stati
distrutti oltre 22 milioni di chilometri quadrati di foresta, quasi il 40%
dell’intero patrimonio verde. In Europa restano circa 140 milioni di
ettari di boschi.
Le utilità senza prezzo del bosco, secondo Worrell, seguono verosi-
milmente un andamento analogo, quasi parallelo, a quello dei prodotti
primari, dei quali è noto il prezzo mercantile.
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Sistemazioni montane, anni ’30 (Foto C.F.S.) n n
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