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I DIRITTI DELLA NATURA:
LA PERSONALITA’ GIURIDICA
DEGLI ECOSISTEMI
Riflessioni a partire da alcune esperienze del sud globale e del Mar Menor
in Spagna
di Giacomo GIORGINI PIGNATIELLO 1
A partire dagli anni Duemila, ordinamenti tra loro culturalmente e
geograficamente distanti nell’ambito del c.d. Sud Globale hanno
riconosciuto soggettività giuridica agli elementi della natura. Si è così rotto
un tabù millenario, che riservava all’essere umano e agli enti proiezione
della sua personalità, l’esclusiva sulla soggettività giuridica. Tale
innovazione, piuttosto singolare vista dalla prospettiva occidentale,
rappresenta una risposta critica alla visione “aziendalista” del diritto
ambientale sviluppata dai sistemi giuridici del Nord Globale. Il fallimento
del diritto ambientale, nella sua duplice dimensione internazionale e
amministrativa, risiederebbe nella connaturata cedevolezza della tutela
dell’integrità ecologica tutte le volte in cui nelle operazioni di bilanciamento
vengono in gioco interessi di natura economica. L’impostazione
antropocentrica del diritto ambientale occidentale finirebbe insomma per
sacrificare sempre la salvaguardia degli equilibri biofisici della Terra in
favore della tutela delle ragioni economiche. Emersi in contesti a lungo
depredati delle proprie ricchezze naturali durante i periodi coloniali e
neocoloniali ad opera prima delle grandi potenze imperiali e oggi dei poteri
privati globali, i diritti della natura propongono, al contrario, una visione
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1 Dottore di ricerca in Scienze Giuridiche presso l’Università di Siena. Assegnista di ricerca in Diritto
pubblico comparato presso l’Università di Napoli L’Orientale e tutor didattico di Istituzioni di Diritto
pubblico presso l’Università di Bologna.
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