Page 73 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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• a prescindere dal fatto che gestiscano RAEE domestici o RAEE
professionali;
• sia che svolgano attività di trattamento o di mero stoccaggio.
La mancata iscrizione degli impianti di trattamento al registro predisposto
dal Centro di Coordinamento comporta l’applicazione della sanzione
amministrativa pecuniaria da euro 2.000 ad euro 20.000 (art. 38, comma 3,
D.Lgs. n. 49/2014).
L’accreditamento al Centro di Coordinamento RAEE non sostituisce in alcun
caso l’obbligo dell’autorizzazione alla realizzazione e alla gestione degli
impianti, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. n. 152/2006, né certifica o
garantisce la conformità del trattamento e della gestione dell’impianto alla
normativa di settore o all’autorizzazione.
Conclusioni. L’importanza strategica della raccolta dei RAEE
Tutti i RAEE raccolti separatamente devono essere sottoposti ad un
trattamento adeguato presso gli impianti autorizzati.
Il trattamento è finalizzato, da una parte, a eliminare le sostanze pericolose
presenti nelle apparecchiature, mentre dall’altra parte, possono essere
recuperati materiali utili per un successivo impiego in altre attività
produttive.
All’interno dei RAEE, infatti, si trovano:
metalli preziosi, quali: oro, argento, platino e palladio, essenziali per la
produzione di componenti elettronici;
materie critiche e terre rare, quali: neodimio, disprosio, terbio, cobalto,
litio e nichel, fondamentali per batterie, turbine eoliche e dispositivi
elettronici;
metalli comuni: rame, alluminio, ferro e stagno, ampiamente
riutilizzabili nell’industria manifatturiera;
materiali plastici: diversi tipi di polimeri che possono essere riciclati per
ridurre l’inquinamento da plastica.
Il recupero di questi materiali è fondamentale per la transizione ecologica e
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