Page 69 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei RAEE in Italia.
Attualmente il CdC RAEE è partecipato da 15 Sistemi Collettivi dei
produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche provenienti dai
nuclei domestici - che hanno l’obbligo per legge di aderirvi - e da un Sistema
Collettivo dei produttori di AEE professionali.
Per assolvere al proprio compito il CdC RAEE svolge le seguenti attività:
• mette a disposizione di tutti i gestori della raccolta un sistema informativo
a cui possono iscriversi per ricevere il servizio di ritiro gratuito dei RAEE;
• assegna ai Sistemi Collettivi i punti di raccolta da gestire in maniera
proporzionale alla quota di mercato rappresentata;
• stipula Accordi di Programma con i soggetti della filiera per regolare le
condizioni di servizio presso i punti di raccolta e assicurare adeguati e
omogenei livelli di trattamento dei RAEE domestici;
• raccoglie e rendiconta i dati sui volumi di RAEE raccolti e gestiti.
Con l’introduzione delle modifiche normative apportate dalla legge n.
166/2024 , dallo scorso 15 novembre tutte le attività commerciali di tutti i
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settori merceologici che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche
hanno l’obbligo di iscriversi al Centro di Coordinamento RAEE per
registrare l’anagrafica dei siti dove tengono in deposito i RAEE ritirati dai
consumatori. Dunque, per i distributori e i soggetti da questi incaricati per il
trasporto dei RAEE non vi è più l’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale
gestori ambientali in categoria 3 bis (che è stata cancellata).
Al riguardo è opportuno sottolineare che l’attuale iscrizione al Centro di
coordinamento RAEE dei luoghi di deposito preliminare è andata, nei fatti,
a sostituire la precedente iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.
Pertanto il distributore che dovesse effettuare il deposito preliminare alla
raccolta in assenza di detta iscrizione al CdC RAEE non potrà avvalersi delle
modalità semplificate di cui al D.Lgs. n. 49/2014, con le conseguenze di una
gestione dei rifiuti di terzi non autorizzata, in molti casi anche di rifiuti
classificati come pericolosi.
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8 Legge n. 166 del 14 novembre 2024 di conversione del Decreto-Legge.
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