Page 67 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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consorzi senza fine di lucro, che si occupano del ritiro dei RAEE dai punti di
raccolta e del trasporto e conferimento agli impianti di trattamento per il
recupero. Nonostante il quadro normativo aggiornato, l’Italia si trova ancora
lontana dagli obiettivi di recupero dei RAEE fissati dalla UE.
Nel 2024 la Commissione Europea ha, infatti, notificato al nostro Paese
l’avvio di una procedura di infrazione per il mancato rispetto degli obiettivi
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di raccolta previsti dalla Direttiva 2012/19/UE.
Le cause dei ritardi nel raggiungimento degli obiettivi di recupero dei
RAEE
Il mancato raggiungimento degli obiettivi di legge è riconducibile a varie
cause. Attualmente, uno dei principali ostacoli alla corretta gestione dei
RAEE in Italia è l’insufficienza di strutture adeguate per il loro conferimento
e smaltimento. Sebbene esistano centri di raccolta comunali e servizi di ritiro
presso i rivenditori, la loro distribuzione è spesso disomogenea sul territorio,
con aree in cui l’accesso a queste strutture è particolarmente difficoltoso. In
molte zone, soprattutto nei piccoli centri e nelle periferie, i cittadini non
dispongono di punti di raccolta facilmente raggiungibili e questo porta a una
gestione scorretta dei rifiuti elettronici, con il rischio che vengano
abbandonati o smaltiti nell’indifferenziata. Un altro problema riguarda la
capacità operativa di queste strutture: molti centri di raccolta non sono
attrezzati per gestire al meglio tutte le categorie di RAEE, soprattutto quelli
di dimensioni maggiori, e spesso mancano risorse per garantire
un’efficienza costante nel trattamento e nel riciclo. La scarsa informazione
sui servizi disponibili e sulle modalità di conferimento, inoltre, contribuisce
a ridurre ulteriormente l’efficacia del sistema di raccolta. Secondo una
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ricerca del 2023 condotta da Ipsos per Erion WEEE (il Consorzio del
Sistema Erion dedicato alla gestione dei RAEE) è emerso che oltre il 40%
degli italiani ammette di gettare piccoli RAEE nei rifiuti indifferenziati.
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4 Procedura (INFR (2024)2142), dove si ricorda che il tasso minimo di raccolta che gli Stati membri
devono conseguire ogni anno è pari al 65% del peso medio delle apparecchiature elettriche ed
elettroniche immesse sul mercato nello Stato Membro nei 3 anni precedenti o, in alternativa, all’85%
del peso dei RAEE prodotti nel territorio di tale Stato Membro.
5 “Osservatorio conoscenza RAEE” al link: https://erion.it/it/.
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