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Introduzione

          I
              l  miele  è  un  alimento  unico  e  quasi  completo,  dotato  di  un  potere
              dolcificante  maggiore  dello  zucchero,  ma  con  un  indice  glicemico
              inferiore; contiene aminoacidi, sali, minerali, antiossidanti, ovviamente
          carboidrati, vitamine ed anche antibatterici, giungendo ad avere anche 300
          micronutrienti al suo interno.
          Pur  essendo  prodotto  dalle  api,  che  sono diffuse  praticamente  in  tutto il
          mondo, è realmente impossibile trovare due prodotti completamente uguali,
          risentendo nella loro produzione di fattori ambientali e biologici, qualità e
          tipo di polline in primis, ma anche delle acque disponibili.
          Nelle varie religioni, il miele è un simbolo di dolcezza, bontà, un nutrimento
          per gli eletti: basti pensare che nella Bibbia è citato almeno cinquanta volte e
          nel Corano è uno dei cibi del Paradiso.
          In  aggiunta  agli  usi  alimentari,  il  miele  è  storicamente  usato  come
          medicamento per il corpo e per le ferite e su quest’ultimo uso si svilupperà
          l’articolo,  il  cui  scopo  è  mostrare  una  nuova  possibilità  terapeutica  ed
          antibatterica,  in  un  momento  storico  in  cui  l’antibiotico-resistenza  dei
          microrganismi necessita di sempre nuovi approcci e prodotti poiché mette
          in pericolo la stessa vita degli esseri umani.

          Il miele nella medicina e per le ferite

          L’uso  del  miele  per  curare  molteplici  patologie,  ad  esempio  delle  vie
          respiratorie, è un’abitudine diffusa, documentata come efficace anche nella
          letteratura scientifica persino come alternativa a farmaci, antibiotici inclusi
          (ABUELGASIM  et  al.,  2020;  ARENTZ  et  al.,  2021),  sebbene  in  maniera  non
          uniforme (KUITUNEN e RENKO, 2023; MASHAT et al., 2022). Una recente review
          sull’argomento (PALMA-MORALES et al., 2023) ha anche analizzato l’efficacia
          del prodotto in più apparati del corpo, analizzando 48 lavori nel corso di 37
          anni ed altri autori ne valutano i risultati come adiuvante nella terapia dei
          tumori (AFRIN et al., 2020).
          Uno  dei  primi  medicamenti  per  ferite  descritto  nella  storia  è  appunto  il
          miele:  di  questo  utilizzo  se  ne  parla  nel  Papiro  di  SMITH,  detto  “papiro




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