Page 45 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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- l’opportunità, intesa quale aumento esponenziale dei pasti consumati
fuori porta e del numero di potenziali utenti raggiungibili da uno stesso
prodotto;
- la spettacolarità, considerato il forte impatto mediatico delle MTA, che
toccano corde sensibili della psiche individuale e collettiva.
In relazione alla probabilità di un loro impiego quali strumento/veicolo di
attacchi bioterroristici, è possibile attribuire ai vari alimenti una diversa
classe di rischio, correlata alla capacità di essere inquinabili, alla condizione
che l’agente inquinante permanga attivo fino al momento del consumo, alla
capacità del lotto contaminato di raggiungere il più elevato numero di
consumatori nel più breve tempo possibile, alla diffusione e penetrabilità del
mercato, alla velocità di consumo e al legame tra i fattori consumo del
prodotto, tradizione, epoca di consumo. Per quanto detto, gli alimenti
possono essere suddivisi nelle classi:
- alto rischio, materie prime appartenenti a determinate categorie
merceologiche, quali il latte di mungitura, gli alimenti liquidi, l’acqua
erogata dagli acquedotti pubblici, le acque minerali e le bevande in
generale, le conserve alimentari, il pane ed altri prodotti da forno, gli
ovoprodotti; essi hanno in comune il fatto che da uno stesso lotto possono
essere ricavate migliaia di confezioni e che la loro velocità distributiva è
molto elevata;
- medio rischio, carni lavorate, prodotti a base di carne e insaccati, paste
farcite ripiene, pasta e prodotti della pesca d’allevamento; la possibilità
di frazionamento è inferiore alla precedente categoria;
- basso rischio, prodotti a medio-lunga stagionatura, uova, frutta, prodotti
della pesca non allevati; la manomissione richiederebbe un notevole
impegno, un grande dispendio di risorse e una oggettiva difficoltà di
attuazione.
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