Page 82 - Silvae MAggio Agosto
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sensibilità nel caso B rispetto a quello A. In analogia a quanto illustrato nella
Figura 2 e ritornando al caso del Carbonio 14 è possibile misurare il
contenuto relativo al carbonio totale della sorgente fossile e di quella di
origine biologica misurando il contenuto in Carbonio 14 delle differenti
miscele prodotte e conoscendo il contenuto di Carbonio 14 delle sorgenti
fossili e biobased.
Essendo le due sorgenti agli estremi opposti (similmente a quanto accade
nel caso della Figura 2B) per il contenuto di Carbonio 14 è possibile
determinare, ad elevata sensibilità (piccolo errore prodotto) il contributo
relativo delle due sorgenti al carbonio del petrolchimico analizzato
attraverso la formula:
B
Dove xBTC rappresenta il contenuto di c rinnovabile rispetto al C totale,
pMC(s) rappresenta il tenore di Carbonio 14 misurato nel campione e REF il
valore di riferimento atmosferico pari a 102 pMC nel 2015 e variabile nel
tempo come mostrato in figura1. In questa formula non compare la
marcatura fossile in quanto assunta pari a zero (vedi paragrafi precedenti).
Metodi di misura dei tenori di Carbonio 14
La norma (ASTM D6866 e UNI CEN/TS 16640:2014) prevede la misura dei
tenori di Carbonio 14 attraverso 3 possibili metodologie: Beta Ionization (BI),
Scintillazione Liquida (LSC) e Spettrometria di Massa con Acceleratore
(AMS). Le metodologie elencate misurano il contenuto di Carbonio 14 del
campione basandosi su due criteri differenti:
-la LSC e la BI (decay counting techniques (DCT)) misurano in modo indiretto
i decadimenti verificati in un campione in un dato lasso e per questo è più
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