Page 77 - Silvae MAggio Agosto
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Alla  stregua  dei  combustibili  fossili  il  cui  uso  produce  CO2  che  viene
               rilasciata direttamente in atmosfera, anche per i prodotti petrolchimici alla
               fine del loro ciclo di vita, indipendentemente dal loro destino di smaltimento
               (recupero energetico o smaltimento in discarica) è previsto il rilascio di CO2
               in atmosfera.
               Dato  il  loro  ampio  utilizzo,  le  strategie  di  mitigazione  non  possono
               prescindere dalla corretta progettazione di opportune strategie di controllo
               dei loro rilasci in carbonio.
               Assieme alle tipiche strategie di gestione quali la riduzione, il riuso ed il
               riciclo  dei  prodotti  della  famiglia  dei  petrolchimici  ed  infine  il  recupero
               energetico  negli  ultimi  anni  una  strategia  innovativa  è  fornita  dalla
               possibilità di produrre materie prime di origine biologica (biobased).
               Lo sviluppo di questa innovazione ha il vantaggio di produrre materie e
               combustibili le cui fonti primarie di approvvigionamento di C sono già parte
               del  ciclo  biogeochimico  permettendo  così  di  non  apportare  un  aggravio
               netto all’attuale situazione.
               Inoltre  la  produzione  di  petrolchimici  biobased  rappresenta  una  fonte
               potenziale di mitigazione garantendo tempi di sequestro del C (funzione del
               tempo di  vita  medio dei  prodotti)  più cospicui  rispetto  a  quelli  del  ciclo
               naturale.
               Date  queste  potenzialità  è  opportuno  che  le  amministrazioni  abbiano  a
               disposizione,  supportate  da  opportuni  sviluppi  tecnologici,  strumenti  di
               controllo e di incentivo della produzione di materiali di origine biologica.
               Da qualche decennio, di fatto si assiste alla crescente presenza sul mercato
               di differenti prodotti a base biologica che vedono la loro presenza in fette
               sempre più grandi di mercato.
               Data la loro elevata versatilità, ad oggi è possibile produrre prodotti con
               differenti percentuali di petrolchimici di origini biobased e fossile.
               La  determinazione  del  contenuto  biobased  dei  materiali  di  origine
               petrolchimica è una metodologia che ha trovato una solida base sulla tecnica
               di datazione al carbonio 14 dei reperti archeologici in uso a partire dal 1950.
               Questa metodologia è stata normata per la prima volta attraverso la norma
               ASTM D6866 (2012).



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