Page 78 - Silvae MAggio Agosto
P. 78
A partire da questa norma sono stati sviluppati differenti standard, tra cui
quello di interesse in Italia (UNI CEN/TS 16640:2014).
Questo standard è di primaria importanza in quanto esplicitamente
richiamato nell’articolo 226 ter comma 4 del Codice dell'ambiente (D.lgs. 3
aprile 2006, n. 152) riguardante la riduzione della commercializzazione delle
borse di plastica in materiale ultraleggero.
Nell’ottica di questa applicazione nel presente contributo verranno
brevemente illustrati i criteri tecnici della norma, discutendo le metodologie
di analisi e di stima delle incertezze di misura.
Verranno inoltre delineate alcune possibilità di sviluppo metodologico
basate sulla collaborazione più che decennale tra il laboratorio CIRCE
(Centre for Isotopic Research on Cultural and Environmental heritage)
dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanivitrelli” ed il
consorzio Biorepack.
Materiali e Metodi
Il Carbonio 14 come tracciante della materia di origine biologica e del flusso
fossile antropogenico
Il Carbonio è un elemento chimico caratterizzato da un nucleo contenente
un numero di protoni pari a 6, presente in natura con differenti varianti
(isotopi) in cui il contenuto (numero) di neutroni varia.
Gli isotopi più comuni sono il Carbonio 12 che rappresenta il 99% circa del
Carbonio totale ed il carbonio Carbonio 13 che rappresenta l’1% residuo.
Questi ultimi sono chiamati isotopi stabili mentre esiste anche il Carbonio
14, un isotopo radioattivo costantemente prodotto in atmosfera a causa
dell’interazione dei raggi cosmici con l’Azoto 14, il principale componente
della nostra atmosfera (Libby 1967).
Le sue abbondanze relative esprimibili come rapporto con l’isotopo più
abbondante (Carbonio 12) sono dell’ordine di 10-12 nella nostra atmosfera.
Questi tenori a causa del decadimento radioattivo del Carbonio 14 (vita
media = 8267 a) possono arrivare a 3 ordini di grandezza in meno.
78