Page 158 - Silvae MAggio Agosto
P. 158

Spesso  quando  si  parla di  diversità  biologica,  la  prima cosa che  viene  in
          mente  sono  tutti  i  diversi  tipi  di  vita  presenti  in  una  determinata  area:
          animali,  piante,  funghi  e  microrganismi.  Stiamo  pensando  alle  specie
          presenti sulla Terra. Tutte queste specie e organismi lavorano insieme negli
          ecosistemi.  Agiscono  in  una  rete  intricata,  mantenendo  l’equilibrio  e
          sostenendo la vita. Ma questa è solo una parte della storia. La biodiversità è
          anche  l’incredibile  varietà  all’interno  di  una  specie,  la  diversità  genetica
          intraspecifica.  La  variabilità  genetica  in  una  popolazione  è  la  chiave  che
          rende  più  ampia  la  gamma  potenziale  di  risposte  adattative,  rafforza  la
          capacità  di  resistere  a  malattie  e  parassiti  e  aumenta  la  flessibilità  di
          adattamento al clima e ad altri stress. Se la diversità genetica diventa troppo
          bassa,  le  specie  possono  andare  incontro  all’estinzione,  perdendosi  per
          sempre. Ciò è dovuto agli effetti combinati dell’indebolimento da inbreeding
          e  del  mancato  adattamento  ai  cambiamenti.  È  necessario  un  approccio
          olistico alla gestione della biodiversità, che consideri i livelli interspecifico,
          intraspecifico ed ecosistemico, per valutare come la diversità sia alla base
          della  resilienza  e,  in  ultima  analisi,  per  mantenere  la  resilienza  degli
          ecosistemi nel contesto del cambiamento ambientale globale.
          Nell’era  della  globalizzazione  e  dell’agricoltura  estensiva  su  larga  scala,
          nella  nostra  piccola  vita  lavorativa  di  tutti  i  giorni  dobbiamo  iniziare  a
          guardare con sempre maggiore attenzione alla salvaguardia degli ecotipi
          locali  di  specie  autoctone  endemiche  dei  nostri  Paesi.  Solo  attraverso  la
          tutela di queste specie di minore importanza economica ma fondamentali
          per  la  nostra  sopravvivenza  sul  Pianeta  è  possibile  fermare  l’incessante
          perdita di biodiversità. Una possibile strada da percorrere è la produzione
          di semi di qualità di queste specie autoctone endemiche.
          Le popolazioni naturali, le specie antiche, i parentali selvatici delle colture,
          le specie autoctone e rare rappresentano un pool genico indispensabile a cui
          attingere. Possono essere viste come un serbatoio di informazioni biologiche
          idonee a  far fronte  ai  modelli climatici  attuali  e  alle sfide  derivanti  dalla
          distruzione dell’habitat, dall’inquinamento, dall’invasione di specie aliene,
          dalle malattie, dalle epidemie e dalla pressione antropica.




                                              158
   153   154   155   156   157   158   159   160   161   162   163